Carlisle
Quando
Edward, si era allontanato un velo di tristezza era sceso su di noi.
Sapevo che avrebbe sfidato Aro, a qualsiasi costo. Lo conoscevo da
tanto tempo ormai e sapevo quanta determinazione si nascondeva in
quel corpo da diciassettenne.
Edward,
mi aveva dimostrato più di una volta la sua
capacità di ribellarsi
incurante delle conseguenze. Tanto grande era il suo cuore, quanto
grande la sua capacità di raggiungere l'obiettivo
prefissato.
Ricordavo con chiarezza quanto avesse sofferto quando aveva deciso di
lasciare Bella, convinto di farlo per il bene della ragazza, e con
quanta determinazione si era auto-imposto di non cercarla
più,
malgrado in casa lo spingessimo tutti a cedere da quell'assurda
posizione e lui si crogiolasse nel dolore in continuazione.
Anche
stavolta sarebbe andata nella stessa direzione. Aro avrebbe potuto
punirlo, castigarlo, umiliarlo ma alla fine Edward avrebbe vinto... o
sarebbe morto.
Per
ora il nostro problema più grosso era quello di non sapere
come
stava. Ci domandavamo se l'avevano punito per la sua fuga, sembrava
spaventato da Jane ed ero pronto a scommettere che quella vampira
sadica avesse più volte fatto del male al mio ragazzo.
Come
era uscito, avevo consolato Esme, poi ero andato a cercare Bella.
L'avevo trovata seduta sotto un albero con gli occhi fissi sulla
città buia di Volterra che potevamo scorgere in lontananza.
“Edward,
aveva il diritto di sapere” mi giustificai “non
poteva rimanere
con noi. Sarebbe stato troppo pericoloso per tutti.”
Lei
annui senza distogliere gli occhi dalla città “Lo
so. Gli ho
chiesto scusa, ma sapere che è nelle loro mani, che
pagherà cara la
sua fuga è una tortura per me. Mi manca e sono in pensiero
per lui”
“Lo
so Bella. Anche noi stiamo male per questo. Ma era indispensabile che
lui ricordasse chi era e che capisse che ha una via di fuga anche se
questo lo porterà a soffrire. Ho visto popoli farsi
annientare nel
tentativo di liberarsi dagli invasori, ho visto schiavi farsi
torturare e uccidere piuttosto che accettare la loro condizione. E'
nella natura umana Bella cercare sempre di essere il più
liberi
possibile. Ed Edward, essendo stato a lungo con te umana è
quello
che ha risvegliato più di tutti noi i suoi istinti
ormai
assopiti. Non
fraintendermi è un bene, ma ha sempre avuto un carattere
ribelle e
forte, e certamente questo Aro non se l'aspettava.
Io
sono stato a lungo con loro e le Guardie sono abituate ad accettare
tutto senza discutere, senza compromessi, felici di quello che sono,
senza più traccia della loro umanità.”
“Credi
che lo lascerà andare alla fine ? Cederà mai Aro
o preferirà
ucciderlo piuttosto che rendergli la sua libertà?”
“Credo
che proverà a piegarlo Bella. Ha desiderato a lungo il suo
potere,
e non lo lascerà andare a meno che non ne sia costretto. Ma
non è
semplice nemmeno per lui. Esasperare Edward, lo porterà
soltanto a
ribellarsi di più. L'unica cosa di cui purtroppo sono
convinto che i
prossimi giorni non avremo più sue notizie e che la sua
lotta lo
porterà ad affrontare sofferenze. Ma sono fiducioso,
altrimenti non
gli avrei mai dato una falsa speranza. Gli voglio bene Bella
è mio
figlio, anche se non biologicamente, e voglio la sua
felicità più
di ogni altra cosa. Tu sei mamma, e puoi capire quanto l'amore per
un figlio può essere grande e profondo.
Ma
adesso vieni, dobbiamo restare uniti. Continueremo a sorvegliare
Volterra, e a sperare. Altro, purtroppo, non possiamo fare. Adesso
tocca a lui combattere la sua battaglia, noi possiamo solo
aspettare.”
La
presi sottobraccio e la riaccompagnai a casa dove l'attendevano i
suoi fratelli per donarle un po' di serenità. Sarebbe stato
duro
per tutti ma soprattutto per Edward.
Nessun commento:
Posta un commento