Carlisle
Per
tutto il giorno non
pensai ad altro.
Edward
che si baciava con
una ragazza dai capelli rossi.
Se
non avessi conosciuto
bene Alice avrei pensato ad una bugia.
Come
poteva Edward
comportarsi così? Aveva fatto correre grossi rischi a tutti
pur di
stare con la sua Bella. Aveva sofferto e fatto soffrire quella
ragazza per amore in più di un occasione e adesso... adesso
come
poteva anche solo lontanamente pensare di stare con un altra?
No,
non era un
comportamento da Edward.
Non
era da lui fare
queste cose. Lo avesse fatto Emmett avrei anche potuto crederci, con
un po' di fatica, ma non Edward... non lui.
Eppure...
la visione di
Alice era chiara.
Era
un mistero, un
inquietante mistero.
Sentivo
nell'altra stanza
Bella ed Esme ridere con Renesmee.
Tremavo
solo all'idea che
il mio adorato figliolo avesse potuto fare una cosa del genere.
Sapevo
bene che Aro era
maestro in bugie e sotterfugi e non mi sarei stupito se fosse stata
una manovra sua.
Se
Edward si fosse
innamorato di un altra vampira forse si sarebbe fermato a Volterra
con lei scordandosi la sua famiglia... forse era questo il suo piano.
Rabbrividii
e scossi la
testa disgustato da me stesso. Come potevo solo pensare una cosa
simile? Non era giusto avere dei dubbi su di lui. Mi vergognai di
aver solo preso in considerazione una simile idea, eppure...
Quella
sera ritornai a
casa dopo il turno all'ospedale ed Esme mi venne in contro tutta
felice.
“Sai
Carlisle, Jacob
ha passato l'esame. Ormai ne mancano più due e poi
finalmente quando
torna Edward, potremo iniziare i preparativi per il
matrimonio”
La
guardai così felice e
abbassai gli occhi sopraffatto dallo sconforto. Quando torna
Edward mi aveva detto.
Ma
io non ero più così
sicuro che sarebbe tornato...
Lei
mi guardò in volto e
mi baciò. Un bacio dolce, tenero e carico d'amore.
“Vieni
andiamo in
camera Carlisle. Dobbiamo parlare”.
La
seguii e quando
entrammo iniziai a baciarla teneramente. Ero ancora innamorato come
il primo giorno e avevo un disperato bisogno di perdermi nel suo
amore.
Lei
mi restituii il bacio
poi si scostò e mi guardò dritto negli occhi
“Cosa mi stai
nascondendo?”
non
sapevo cosa
risponderle, non volevo mentirle ma non volevo neanche rivelarle il
mio colloquio con Alice.
Ma
fu la stessa Alice a
salvarmi perché sentimmo Jasper urlare “Presto
venite, Alice ha
visto Edward”
Non
ci pensammo neanche
un attimo, e senza più parlare corremmo di sotto con le mani
ancora intrecciate.
Lei
eccitatissima, io
spaventatissimo.
Cosa
avrebbe visto questa
volta Alice? Tremavo al pensiero ma lo sguardo di Alice era sereno,
privo di ombre.
“Edward,
ci ha scritto
un e-mail”. chiuse gli occhi per concentrarsi
“arriverà tra
cinque minuti esatti”
Rimanemmo
tutti
sbalorditi.
“Una
e-mail?” ruppe
il silenzio Emmett “Ha scritto una e-mail? Ma dove l'ha
trovato un
computer? ”
Non
c'erano risposte
possibili.
Potevo
vedere Bella che
si rosicchiava le unghie, Renesmee abbracciata a Jacob rossa in viso
per l'eccitazione, Emmett e Rosalie teneramente abbracciati proprio
come Alice e Jasper. Esme mi stringeva forte la mano impietrita
come me. Aspettavamo.
Poi
Emmett si avvicinò
al computer, l'accese ed entrò nella posta elettronica.
Niente, non
c'era niente.
“Sei
sicura Alice? Non
è che ci ha ripensato?” guardava il monitor
corrucciato e poi
tutto ad un tratto la bustina gialla apparve come per magia.
Tutti
tirammo un sospiro
di sollievo. L'oggetto era: Sono Edward.
Il
mittente era
stranissimo, il nome di una società: A.C.M. Spa , ma non ci
importava.
Emmett
aprì e tutti
leggemmo il breve messaggio.
Ciao
a tutti sono
Edward,
il cellulare è stato requisito.
Non
mi è permesso
comunicare per cui non rispondete al mio messaggio.
Vi
volevo informare
che sto bene. Chelsea non mi ha toccato e anche Jane ed Alec.
Non
so se o quando
potrò farmi vivo. Non state in pensiero. Ho poco tempo e
devo
andare.
Vi
voglio bene e mi
mancate tutti da morire. Vi mando un abbraccio e un bacione
Vs.Edward
Ps.
Le radici profonde
non gelano
Restammo
tutti in silenzio leggendo e rileggendo quelle poche frasi
frettolose.
“Aveva
fretta” commentò Rosalie “Ma dal tono
direi che sta bene. Se non
altro sappiamo che Chelsea non ci ha riprovato. E questo è
un gran
sollievo.”
“Peccato
che non possiamo rispondergli, gli avrebbe fatto piacere avere nostre
notizie” aggiunse Esme sollevata.
“Speriamo
che non sia un trucco, non mi fido di Aro. Sei sicura Alice che
l'abbia scritta lui. Insomma conoscendo quanto è sdolcinato,
strano
che non abbia aggiunto qualcosa di romantico per Bella” A
parlare
era stato Jacob ed io mi sentii sprofondare, avevo pensato la stessa
cosa.
Era
un messaggio freddo dettato dalla fretta o da qualche altro motivo?
“Aveva
fretta” disse Emmett “sembra quasi un telegramma.
Probabilmente
una volta tanto è andato all'essenziale”
“Sono
sicura che sia opera sua” aggiunse Rosalie
“è tipico suo
abbreviare il vostro con Vs.”
“Si
hai ragione Rosalie” intervenne Bella “sono sicura
che sia sua.
Cosa hai visto di preciso Alice?”
La
mia dolce figliola era stata in silenzio, cosa assai strana e lo
sguardo era triste.
“L'ho
visto scrivere un e-mail, e basta. Era da solo nella stanza o
perlomeno credo. Ho percepito una presenza strana, ma anche questa
volta non sono riuscita a metterla a fuoco”
“Cosa
intendi per anche questa volta la interruppe brusca
Rosalie.
“Bhe
anche l'altra volta c'era sullo sfondo qualcosa o perlomeno qualcuno
che non riesco a vedere. Ogni volta che ci provo mi ritrovo a
fissare Edward.” spiegò imbarazzata Alice.
“Vuoi
dire che è in compagnia di un licantropo? Che non riesci a
vederlo
come succede con Jacob o Renesmee?” chiese curiosa e
preoccupata
Esme.
“No,
no. Con loro le immagini spariscono proprio non vedo nulla, nemmeno
le persone che stanno con loro. Qui invece Edward lo vedo benissimo.
Forse anche troppo. E ' come se la persona che è con lui
avesse uno
specchio attaccato.” Alice scuoteva la testa infastidita.
Sapevo
quanto odiava non riuscire a vedere con chiarezza.
Ero
sempre più preoccupato, non solo Edward si baciava
tranquillamente
un altra ragazza, ma aveva un qualcuno invisibile vicino a lui. E il
messaggio era freddo... troppo freddo o era sul serio la fretta, e
la paura di farsi scoprire?
Strinsi
gli occhi c'era ancora qualcosa che non capivo “Cosa
c'entrano le
radici? Qualcuno ha idea di cosa stia parlando?”
Questa
volta fu Jasper a sghignazzare “E' la nostra sicurezza che a
scrivere il messaggio sia stato proprio lui.”
“Cosa
intendi Jasper, non ti seguo” mi ero perso qualcosa.
“Vedi
Carlisle prima di partire ho parlato con Edward. Avevamo paura
entrambi che Aro potesse modificare i messaggi sul cellulare e
così
abbiamo concordato un codice.”
“Che
cosa hai fatto Jasper?” chiese Bella stupita esattamente come
lo
eravamo tutti.
“Per
essere sicuri che sia lui a scrivere i messaggi abbiamo concordato di
mettere come frasi finali i versi di Tolkien. E quello appartiene
alla poesia su Aragorn. Un codice, una firma ma che poteva usare e
immaginare solo lui.”
“Ottima
idea Jasper, veramente molto maturo” ironizzò
subito Rosalie “ma
a nessuno di voi due è venuto in mente che Aro legge nel
pensiero e
che quindi avrebbe potuto rubare quest'informazione ad Edwad?”
“
Non credo Rose, se Edward voleva falsificare il codice avrebbe
inserito un altro passaggio di poesia. Credimi abbiamo studiato le
cose per bene” Jasper sembrava molto sicuro di se.
“E
c'è un altro fattore” intervenne Bella
“Se fosse stato
obbligato, Alice lo avrebbe visto in compagnia e non da solo.”
“Dimentichi
lo specchio Bella” intervenne Jacob “Chi ci
sarà lì dietro?”
Preoccupato
guardai Alice. Avevo un brutto presentimento.
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