Carlisle
Demetri
mi vide e mi
guardò come se avesse visto un fantasma.
“Carlisle?”
mormorò
stupito guardandosi intorno
“Si.”
annui rapido
scostando la sua mano per verificare le ferite del mio ragazzo.
Jasper
e Bella si
avvicinarono di corsa a noi, il nostro arrivo aveva fatto scappare i
licantropi superstiti.
“Edward”
gridò
sgomenta Bella quando si rese conto che a terra giaceva morente il
suo amore.
“
Dov'è ferito
Carlisle?” chiese Jasper chinandosi vicino a me.
Sentii
il terrore
invadermi mentre scostando la camicia ormai a brandelli i miei occhi
si posarono sul suo fianco morsicato.
“E'
stato morso Jasper.
Il loro veleno è penetrato in lui” tremai
consapevole del suo
destino.
Un
destino orrendo
l'aspettava se non avessimo recuperato il veleno del licantropo che
l'aveva morso.
“Re..bec...ca...
, Re..bec..ca ” il suo sussurro carico di dolore mi riscosse
e
veloce diventai il medico che ero.
Con
movimenti rapidi
frugai veloce nel marsupio che avevo in vita e tirai fuori ago e
filo.
Dovevo
ricucire la pelle
del petto dilaniata e bloccare la fuoriuscita del suo veleno prima
che s'indebolisse troppo.
“Che
fai Carlisle?”
mi chiese Demetri che stava tenendo fermo il mio Edward che tremava
come se avesse freddo.
“I
tagli sul petto. Non
guariranno da soli. Le loro unghie sono micidiali. Devo cucirglieli
e poi bagnarli di veleno per chiuderli. Dobbiamo fermare l'emorragia
di veleno prima che sia troppo tardi.” spiegai mentre
infilavo il
filo nell'ago veloce e rapido.
“Ma
l'ago si spezzerà
non esiste nulla capace di bucare la pelle di un vampiro”
l'apprensione nella voce di Bella mi costrinse a guardarla negli
occhi.
“Quest'ago
è fatto con
un dente di licantropo Bella e il filo sono i suoi tendini.”
la
vidi rabbrividire e mentre aprivo la bocca di Edward con forza
continuai , dovevano sapere per capire “ sono un ricordo di
quando
ho vissuto con i volturi e sono le uniche cose che come sapete
possono bucare la nostra pelle.” spiegai
“Cosa
gli stai
facendo?” mi chiese Bella che si era posata la testa di
Edward
sulle ginocchia e lo teneva fermo mentre lui cercava di ribellarsi
alla mia presa.
“Ho
bisogno del suo
veleno. Per bucare la pelle l'ago deve essere impregnato di veleno. E
se uso il suo, il corpo lo riconoscerà e non
sentirà male.” le
spigai infilando la mano nella bocca del mio ragazzo a forza.
“Maledizione.
Non ne ha già più !” imprecai
frustrato.
Il
veleno di un altro
vampiro avrebbe reagito sul suo corpo provocandogli ulteriore
dolore, come se fosse stato morso. Ed era una tortura che avevo
sperato di potergli risparmiare.
Con
rabbia mi ficcai
l'ago in bocca bagnandolo con il mio.
Dovevo
tentare, non c'era
altra strada.
“Che
stai facendo?”
Mi chiese Jasper.
Gli
sorrisi stanco di
tutte quelle domande. “Io ho trasformato Edward. Il suo corpo
ha
già conosciuto il mio veleno e spero che lo
accetterà. Se usassi
il tuo o quello di chiunque altro, aggiungerei dolore a dolore, ma
forse con il mio...” poi senza ulteriori ripensamenti iniziai
a
cucire non c'era altro tempo da perdere e nessun'altra strada da
percorrere.
Il
corpo di Edward si
tese mentre l'ago perforava la sua pelle martoriata. Un gemito gli
sfuggì dalle labbra. “Re.. bec.. ca”
implorò disperato.
A
parte quella disperata
richiesta d'aiuto che mormorava in continuazione sembrava
incosciente incapace di aprire gli occhi e capire cosa gli stesse
succedendo.
“Sono
Bella. Sono qui
Edward. Amore, sono qui. Ti stiamo curando fatti coraggio.
Rispondimi ti prego” Bella continuava a chiamarlo a cercare
di
farsi sentire per portargli coraggio, sperando che le sue parole e
carezze riuscissero a penetrare nella sua mente ma dalla sua bocca
continuava ad uscire quel solo nome “Re ..bec..ca ”
.
Guardai
mia figlia e vidi
la disperazione entrarle nel cuore.
“Rebecca
è quella
vampira dai capelli rossi che combatteva con lui, vero?” la
sentii
chiedere a Demetri con la voce rotta dal dolore.
Lui
annui, poi si voltò
verso di me “Vado a cercarla. Si è allontanata per
inseguire il
licantropo che l'ha morso. Probabilmente ha bisogno di aiuto,
sicuramente non sta bene neanche lei e se riesco ad aiutarla ad
ucciderlo e a prendere il suo veleno forse possiamo salvare tuo
figlio” la sua voce era decisa ma non mi guardava negli
occhi,
probabilmente imbarazzato da quella situazione.
Poi
si voltò verso
Jasper “ Vieni con me, può darsi che ci sia da
combattere” gli
disse scrutando attentamente il suo volto fiero e deciso. Sicuramente
le cicatrici di Jasper svelavano la sua abilità ed
esperienza nei
combattimenti.
Jasper
si limitò ad
annuire. “ Se riusciamo a trovare il lupo e Rebecca , forse
potremo salvare tuo fratello dalla morte”
Fu
solo allora che notai
che con una mano si stringeva un braccio. Era ferito, ma non aveva
detto nulla, mentre mi aiutava a tenere fermo Edward. Per questo
aveva chiesto aiuto a mio figlio.
“Vai
Jasper. Noi siamo
al sicuro ormai.” lo incitai.
Veloci
si allontanarono a
cercare la bella vampira che reggeva nelle sue mani la vita del
nostro ragazzo.
Cucivo
più veloce che
potevo.
I
suoi occhi erano
chiusi, ma a volte quando l'ago entrava nella sua pelle, li
spalancava emettendo un sordo gemito di dolore. Ansimava e faceva
fatica a deglutire.
Il
suo corpo tremava
violentemente, e Bella faceva fatica a tenerlo fermo.
Avevo
saturato il secondo
taglio, quando vidi Emmett e Rosalie avvicinarsi. Probabilmente
avevano aiutato il primo gruppo in cui ci eravamo imbattuti e quando
i lupi si erano ritirati erano venuti a cercarci.
“Come
sta? Siamo
arrivati in tempo?” chiese Rosalie inginocchiandosi affianco
a me.
“Male.
E se Jasper e
gli altri non portano il veleno per l'antidoto, è destinato
a
morire, come aveva visto Alice” risposi asciutto.
Bella
continuava ad
accarezzarlo e baciarlo in fronte ma lui sembrava non accorgersi
minimamente di lei.
Poi
come se sapesse che
qualcuno era arrivato iniziò nuovamente a gemere
“Rebecca...aiu..ta..mi. Sto ma..le. Sof..fo..co”
mormorò
cercando di tirarsi a sedere.
“Stai
giù Edward. Stai
fermo. Adesso arriva. Jasper la sta cercando”
cercò di consolarlo
Bella.
“E'
...” Emmett non
finì la frase, perché una vocina da bambina lo
interruppe da dietro
le nostre spalle “...la sua nuova compagna”
finì Jane guardando
dritta in faccia Bella con un sorrisetto malizioso.
“Cosa
ci fate voi qui,
Cullen?” chiese rivolta a noi.
“Siamo
venuti a salvare
le tue Guardie. Visto che da soli non sapete cavarvela”
rispose
con lo stesso tono di sfida Rosalie.
“Credo
che sarebbe
opportuno ringraziarvi... ma abbiamo ancora molte cose da fare e ce
la saremmo cavata lo stesso. Sapete che fine hanno fatto Demetri e
Rebecca? Sono stati bruciati anche loro??” chiese guardando
verso
le pire ancora accese fra le quali frugavano le poche guardie
superstiti in cerca di sopravvissuti.
“Si
sono allontanati
Jane. Sono andati a caccia di licantropi. Credo che torneranno
presto” risposi guardandola dritto negli occhi. Non mi faceva
paura, provavo solo disgusto a parlare con quella creatura meschina.
Lei
annui. “Vieni Felix
andiamo a cercare gli altri. Quando ritornano mandateli da me.
Dobbiamo cercare Alec e Demetri è l'unico che può
riuscire a
trovarlo velocemente in quel labirinto di case. Abbiamo un lavoro da
finire.” ordinò come se fossimo stati ai suoi
ordini.
Sentii
un forte sibilo
uscire dalla bocca di Emmett, ma per fortuna Rosalie lo zitti subito
“Lasciala stare sta solo cercando di provocarci.” .
Felix
aspettò che Jane
si allontanasse e poi si avvicinò lentamente. “Se
la caverà?”
chiese guardando Edward che continuava a tremare e gemere.
Gli
sorrisi “Forse, se
Demetri e gli altri riescono nella loro impresa”. Mi ero
fermato
dal cucire, avevo finito il veleno nella mia bocca e non avevo il
coraggio di prenderlo agli altri. Volevo farlo riposare un attimo e
volevo risparmiargli quella tortura. Non sarebbe servita a niente se
non portavano il veleno del licantropo per fare l'antidoto.
Così
mi limitai tenergli
premuta la stoffa per fermare l'emorragia dell'ultimo taglio ancora
aperto.
Potevamo
solo aspettare e
sperare.
“Carlisle.
Ho una
richiesta da farti.” continuò Felix imbarazzato.
“Dimmi”
risposi
“Abbiamo
alcuni feriti
e Oliver, il nostro medico è morto. Quando hai finito puoi
dare un
occhiata ai miei ragazzi?? Quasi tutti i superstiti hanno riportato
tagli e ferite superficiali che hanno bisogno di essere curate.
”
finì la frase a bassa voce quasi timoroso di chiedermelo.
“Certamente.”
risposi.
Ero
un medico, e un
medico guarisce chi ne ha bisogno, senza guardare in faccia nessuno.
“Rosalie, tu hai studiato medicina. Te la senti?”
le dissi
porgendole un secondo ago e del filo.
“Vado
Carlisle.
Cercherò di fare tutto il possibile. Emmett accompagnami,
per
favore” e decisa si avviò ad aiutare chi fino a
quindici anni
prima aveva cercato di ucciderci.
Guardai
Bella e la vidi
distrutta.
Il
comportamento di
Edward, e più ancora le parole di Jane avevano aperto in lei
una
profonda ferita.
“Non
lo puoi giudicare
Bella” cercai di confortarla memore delle parole di Alice.
Ecco
cosa aveva visto la nostra piccola veggente.
Lei
annuì e si chinò a
baciare sulla fronte Edward, che continuava ad agitarsi.
“Stai
calmo amore, sono
qui. Sono Bella” ripeté ancora una volta.
“R..e...bec..ca”
lo
sentimmo nuovamente mormorare sempre più piano, sempre
più
disperato mentre il veleno penetrava sempre più veloce nel
suo
corpo.
Sentii
un rumore
provenire da dietro le mie spalle e mi voltai.
Stavano
arrivando tutti e
tre di corsa.
Tirai
un sospiro di
sollievo. I loro volti stanchi ma felici portavano la speranza per
Edward ma con essa stava arrivando anche la bellissima vampira dai
capelli rossi, la sua Rebecca.
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