martedì 12 febbraio 2013

NV Capitolo 44 - Libertà

Edward

Quando aprii gli occhi, ancora dolorante per il suo morso, vidi il volto di Rebecca ancora china su di me.
I suoi capelli erano ritornati d'argento e mi fissava con gli occhi bianchi carichi di dolcezza.
Ero libero. Mordendomi aveva sciolto il nostro legame. Aveva infranto gli ordini di Aro e mi aveva chiesto di non dimenticarla.
Sul mio volto si aprii un sorriso felice, ma vedendo i suoi occhi carichi di affetto, la tristezza calò sul mio cuore.
Mi avvicinai a lei veloce ancora scosso dall'accaduto. Le presi una mano e la baciai con dolcezza posandola poi sul mio cuore muto “Ti ringrazio Rebecca. Non mi dimenticherò mai di te. Mi hai reso la mia libertà e ti prometto che ci rivedremo.” poi senza badare a Renesmee e Jacob la baciai sulle labbra.
Fu un bacio tenero, timido un bacio pieno di riconoscenza ed affetto.
Lei era stata per me le mie catene e il mio scudo, la mia prigione e la mia compagnia, il mio dolore e la mia cura.

Avrei voluto ringraziarla, abbracciarla ma non feci in tempo. Veloce come un lampo in una notte di tempesta lei si voltò e spari dalla stanza senza più guardarmi.


Restai lì a fissare la porta, a guardare il buio corridoio che l'aveva ingoiata finchè una voce mi riportò alla realtà “Edward, tutto bene?” chiese Demetri .
Mi voltai e gli sorrisi. “Si Demetri. Ora sono libero. Libero di dire no ad Aro” e sul mio volto si aprii un gran sorriso mentre incrociavo i visi ancora stupiti di Renesmee e Jacob.
Ora avevano avuto la conferma che quello che avevo detto era la verità! Ora forse avrei potuto tornare a casa e guardare in faccia la mia famiglia!

In quel momento dalla porta aperta del corridoio spuntò la testa di Damiano. “Edward, mio capitano, Aro ti desidera nella sala. E' giunto il momento” disse, poi si fermò a guardarmi e con la testa lo vidi cercare la mia simbionte.
Ma non disse nulla. E girandosi ci fece strada.
Quando entrai nella Sala, vidi Aro alzarsi dal trono e venirmi incontro tutto felice “Ci siamo Edward. Benvenuto tra di noi Capitano”.
Ma il suo sorriso si spense veloce come si era acceso quando i suoi occhi notarono l'assenza di Rebecca.
Dov'è Rebecca? Cosa significa ciò?” mi chiese palesemente contrariato.
Io abbassai gli occhi in segno di rispetto “Rebecca mi ha lasciato libero e ti chiedo di lasciarmi andare a casa. Non posso rimanere, mio Signore” risposi cercando di placare la sua ira che sentivo crescere nella sua mente.
E così questa è la tua volontà?” chiese cercando i miei occhi.
Si mio signore. Voglio tornare dalla mia famiglia” confermai

La sua risata sprezzante mi ferì il cuore.
Edward... si vede che sei un ragazzo ingenuo. Ma come puoi pensare che loro ti accetteranno? Sei un illuso ragazzo” disse guardandomi con un sorrisetto divertito.
Forse, mio Signore, ma se non vado non lo saprò mai” dissi a bassa voce, avevo paura, paura che avesse ragione.

Sia come vuoi allora, Edward. Vai... ma se non sarai accettato, se ti sentirai fuori posto... torna pure da noi. Questa in fondo è la tua casa, l'unica casa che possa avere un vero vampiro.” mi disse, sorridendomi, poi si rivolse a Renesmee e Jacob “Siete stati molto coraggiosi miei cari, e se volete sappiate che le porte di Volterra sono aperte anche per voi. Il tempo non ha confini per noi, come per voi, e nessuno può sapere come il destino giocherà le sue carte.”
Un brivido mi scese lungo la schiena, Aro non si sarebbe arreso, la sua cupidigia, avrebbe per sempre minacciato me e la mia famiglia.
Vai allora Edward, prova a rimetterti la maschera che tanto ti piace, ma ricordati che ci rivedremo. Tra quindici anni al più tardi sarai di nuovo fra noi... Capitano” mi disse mentre i suoi pensieri divennero più espliciti
Non ti illudere ragazzo, sei un vampiro e dopo quello che è successo non puoi più negarlo. Ti aspetto presto perché nessuno può cambiare quello che è. Carlisle può illudersi di essere umano, ma alla fine anche lui capirà che non ci si può ribellare alla propria natura.
Lo guardai un ultima volta mentre prendendo Renesmee per il braccio mi allontanai più velocemente possibile da quel gelido posto.

Stavamo per uscire dai bui corridoi della rocca quando mi sentii chiamare “Edward!” mi voltai e i miei occhi si fermarono su Jane.
Non ti dimenticare di me” disse mentre ridendo scatenò il suo potere su di me.
Crollai a terra in preda al dolore. Questa volta non c'era Rebecca ad aiutarmi e il suo fuoco mi torturava senza barriere.
Basta.” Implorai sperando che Jacob e Nessi non intervenissero. Ma il ringhio di Jacob risuonò forte nella rocca mentre venivo sommerso da una massa di pelo.
Jane arretrò spaventata dal licantropo che era pronto ad ucciderla. Il suo potere si spense e lei si appoggiò al muro.
No Jacob... non farlo. Sto bene... andiamo via” mi affrettai ad intervenire.
Aiutato da Renesmee mi misi in piedi ancora tremante .
Ci rivedremo presto Edward... e la prossima volta non ci saranno simbionti o lupi a proteggerti.” Sibilò Jane allontanandosi veloce nei bui corridoi.
La rabbia mi travolse come un onda e con la voce ferma e sicura le intimai “Ci rivedremo Jane... non dubitare ”.

Poi veloci uscimmo da quelle gelide gallerie e appena fummo all'aria aperta Jacob si trasformò di nuovo vestendosi rapido con i pantaloni e la maglietta che Nessi tirò fuori dallo zainetto.
Io mi bloccai, avevo dimenticato il mio zaino in camera.
Ma era troppo pericoloso rientrare. Avrei chiesto perdono anche per quello a Bella.


Marie

Il mio compito è quello di riordinare le camere.
Era toccato a me l'incarico di mettere in ordine la stanza del Vampiro dagli occhi Gialli.
Stavo per entrare quando una figura avvolta in una mantella da Guardia Reale con il cappuccio tirato sulla testa, mi diede una spinta e si allontanò velocemente stringendosi al petto uno zainetto rosso.
Che mai ci faceva quella Guardia in quella camera ormai vuota?” mi chiesi mentre entravo a fare il mio lavoro.


Carlisle

Gli occhi di Alice divennero normali e con Bella ci affrettammo a chiedere cosa stava succedendo.
Jacob e Nessi stanno per arrivare. La visione della famiglia è sparita e quindi arriveranno presto qui.” trillò felice
E di Edward? Hai notizie?” chiesi
Non capisco. Lo specchio è sparito.” annunciò
Edward è con loro?” chiese Bella e per un attimo pensai che forse tutto sarebbe finito bene.
Non so” ci disse Alice poi veloce si voltò correndo verso gli altri che ci avevano raggiunto “Stanno tornando. Sono salvi”
Io e Bella ci fissammo domandandoci che cosa in realtà avesse visto Alice e il perché non ci avesse risposto con chiarezza.
Forse era meglio non sapere, forse neanche lei aveva capito il significato della sua visione e aveva avuto paura di spaventarci.
Scuotendo la testa presi Bella sotto il braccio “Presto sapremo” mormorai sperando che finalmente tutto sarebbe tornato come prima.

Ero un illuso, il passato non si può cancellare e il futuro dipende da esso.

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