Edward
Quando
aprii gli occhi, ancora dolorante per il suo morso, vidi il volto di
Rebecca ancora china su di me.
I
suoi capelli erano ritornati d'argento e mi fissava con gli occhi
bianchi carichi di dolcezza.
Ero
libero. Mordendomi aveva sciolto il nostro legame. Aveva infranto
gli ordini di Aro e mi aveva chiesto di non dimenticarla.
Sul
mio volto si aprii un sorriso felice, ma vedendo i suoi occhi carichi
di affetto, la tristezza calò sul mio cuore.
Mi
avvicinai a lei veloce ancora scosso dall'accaduto. Le presi una
mano e la baciai con dolcezza posandola poi sul mio cuore muto
“Ti
ringrazio Rebecca. Non mi dimenticherò mai di te. Mi hai
reso la
mia libertà e ti prometto che ci rivedremo.” poi
senza badare a
Renesmee e Jacob la baciai sulle labbra.
Fu
un bacio tenero, timido un bacio pieno di riconoscenza ed affetto.
Lei
era stata per me le mie catene e il mio scudo, la mia prigione e la
mia compagnia, il mio dolore e la mia cura.
Avrei
voluto ringraziarla, abbracciarla ma non feci in tempo. Veloce come
un lampo in una notte di tempesta lei si voltò e spari dalla
stanza
senza più guardarmi.
Restai
lì a fissare la porta, a guardare il buio corridoio che
l'aveva
ingoiata finchè una voce mi riportò alla
realtà “Edward, tutto
bene?” chiese Demetri .
Mi
voltai e gli sorrisi. “Si Demetri. Ora sono libero. Libero di
dire
no ad Aro” e sul mio volto si aprii un gran sorriso mentre
incrociavo i visi ancora stupiti di Renesmee e Jacob.
Ora
avevano avuto la conferma che quello che avevo detto era la
verità!
Ora forse avrei potuto tornare a casa e guardare in faccia la mia
famiglia!
In
quel momento dalla porta aperta del corridoio spuntò la
testa di
Damiano. “Edward, mio capitano, Aro ti desidera nella sala.
E'
giunto il momento” disse, poi si fermò a guardarmi
e con la testa
lo vidi cercare la mia simbionte.
Ma
non disse nulla. E girandosi ci fece strada.
Quando
entrai nella Sala, vidi Aro alzarsi dal trono e venirmi incontro
tutto felice “Ci siamo Edward. Benvenuto tra di noi
Capitano”.
Ma
il suo sorriso si spense veloce come si era acceso quando i suoi
occhi notarono l'assenza di Rebecca.
“Dov'è
Rebecca? Cosa significa ciò?” mi chiese
palesemente contrariato.
Io
abbassai gli occhi in segno di rispetto “Rebecca mi ha
lasciato
libero e ti chiedo di lasciarmi andare a casa. Non posso rimanere,
mio Signore” risposi cercando di placare la sua ira che
sentivo
crescere nella sua mente.
“E
così questa è la tua
volontà?” chiese cercando i miei occhi.
“Si
mio signore. Voglio tornare dalla mia famiglia” confermai
La
sua risata sprezzante mi ferì il cuore.
“Edward...
si vede che sei un ragazzo ingenuo. Ma come puoi pensare che loro ti
accetteranno? Sei un illuso ragazzo” disse guardandomi con un
sorrisetto divertito.
“Forse,
mio Signore, ma se non vado non lo saprò mai”
dissi a bassa voce,
avevo paura, paura che avesse ragione.
“Sia
come vuoi allora, Edward. Vai... ma se non sarai accettato, se ti
sentirai fuori posto... torna pure da noi. Questa in fondo è
la tua
casa, l'unica casa che possa avere un vero vampiro.” mi
disse,
sorridendomi, poi si rivolse a
Renesmee e Jacob “Siete
stati molto coraggiosi miei cari, e se volete sappiate che le porte
di Volterra sono aperte anche per voi. Il tempo non ha confini per
noi, come per voi, e nessuno può sapere come il destino
giocherà le
sue carte.”
Un
brivido mi scese lungo la schiena, Aro non si sarebbe arreso, la sua
cupidigia, avrebbe per sempre minacciato me e la mia famiglia.
“Vai
allora Edward, prova a rimetterti la maschera che tanto ti piace, ma
ricordati che ci rivedremo. Tra quindici anni al più tardi
sarai di
nuovo fra noi... Capitano” mi disse mentre i suoi pensieri
divennero più espliciti
Non
ti illudere ragazzo, sei un vampiro e dopo quello che è
successo
non puoi più negarlo. Ti aspetto presto perché
nessuno può
cambiare quello che è. Carlisle può illudersi di
essere umano, ma
alla fine anche lui capirà che non ci si può
ribellare alla propria
natura.
Lo
guardai un ultima volta mentre prendendo Renesmee per il braccio mi
allontanai più velocemente possibile da quel gelido posto.
Stavamo
per uscire dai bui corridoi della rocca quando mi sentii chiamare
“Edward!” mi voltai e i miei occhi si fermarono su
Jane.
“Non
ti dimenticare di me” disse mentre ridendo scatenò
il suo potere
su di me.
Crollai
a terra in preda al dolore. Questa volta non c'era Rebecca ad
aiutarmi e il suo fuoco mi torturava senza barriere.
“Basta.”
Implorai sperando che Jacob e Nessi non intervenissero. Ma il
ringhio di Jacob risuonò forte nella rocca mentre venivo
sommerso da
una massa di pelo.
Jane
arretrò spaventata dal licantropo che era pronto ad
ucciderla. Il
suo potere si spense e lei si appoggiò al muro.
“No
Jacob... non farlo. Sto bene... andiamo via” mi affrettai ad
intervenire.
Aiutato
da Renesmee mi misi in piedi ancora tremante .
“Ci
rivedremo presto Edward... e la prossima volta non ci saranno
simbionti o lupi a proteggerti.” Sibilò Jane
allontanandosi veloce nei bui corridoi.
La
rabbia mi travolse come un onda e con la voce ferma e sicura le
intimai “Ci rivedremo Jane... non dubitare ”.
Poi
veloci uscimmo da quelle gelide gallerie e appena fummo all'aria
aperta Jacob si trasformò di nuovo vestendosi rapido con i
pantaloni e la maglietta che Nessi tirò fuori dallo
zainetto.
Io
mi bloccai, avevo dimenticato il mio zaino in camera.
Ma
era troppo pericoloso rientrare. Avrei chiesto perdono anche per
quello a Bella.
Marie
Il
mio compito è quello di riordinare le camere.
Era
toccato a me l'incarico di mettere in ordine la stanza del Vampiro
dagli occhi Gialli.
Stavo
per entrare quando una figura avvolta in una mantella da Guardia
Reale con il cappuccio tirato sulla testa, mi diede una spinta e si
allontanò velocemente stringendosi al petto uno zainetto
rosso.
“Che
mai ci faceva quella Guardia in quella camera ormai vuota?”
mi
chiesi mentre entravo a fare il mio lavoro.
Carlisle
Gli
occhi di Alice divennero normali e con Bella ci affrettammo a
chiedere cosa stava succedendo.
“Jacob
e Nessi stanno per arrivare. La visione della famiglia è
sparita e
quindi arriveranno presto qui.” trillò felice
“E
di Edward? Hai notizie?” chiesi
“Non
capisco. Lo specchio è sparito.”
annunciò
“Edward
è con loro?” chiese Bella e per un attimo pensai
che forse tutto
sarebbe finito bene.
“Non
so” ci disse Alice poi veloce si voltò correndo
verso gli altri
che ci avevano raggiunto “Stanno tornando. Sono
salvi”
Io
e Bella ci fissammo domandandoci che cosa in realtà avesse
visto
Alice e il perché non ci avesse risposto con chiarezza.
Forse
era meglio non sapere, forse neanche lei aveva capito il significato
della sua visione e aveva avuto paura di spaventarci.
Scuotendo
la testa presi Bella sotto il braccio “Presto
sapremo” mormorai
sperando che finalmente tutto sarebbe tornato come prima.
Ero
un illuso, il passato non si può cancellare e il futuro
dipende da
esso.
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