Capitolo
37 Una decisione difficile
Edward
Quando
era calato il silenzio mi ero portato di fronte a Marcus.
Lui
era certo che avrei accettato e sicuro che sarei stato un ottimo
Signore di Volterra. Contrariamente a me era sicuro che le Guardie
mi avrebbero scelto e aveva aspettato il loro verdetto tranquillo e
sereno.
Lo
guardai negli occhi, presi fiato e pronunciai le parole che avrebbero
deciso il mio destino... il nostro destino.
“Mio
Signore Marcus... Guardie di Volterra...
Sono
onorato della fiducia che riponete in me.
Ma
io ho una famiglia e una figlia che aspetta il mio ritorno.
Io
voglio tornare a casa da loro.
Questo
non è il mio posto,
Ho
scoperto di avere degli amici, ho capito quanto sia importante che
Volterra vigili sul nostro mondo ma non è questa la vita che voglio.
Non
prenderò il potere. Non è quello che desidero e non è questa la
mia casa.”
Poi
abbassando la testa era tornato indietro fra le Guardie mentre un
forte brusio si era alzato nella sala.
“Silenzio”
tuonò Marcus “Prendiamo atto del tuo volere Capitano Edward.”
aveva detto senza levare gli occhi dai miei e scuotendo la testa
chiaramente deluso dalla mia decisione.
“Perché
Edward?” mi chiese Demetri al mio fianco.
“Tu
più di tutti lo dovresti sapere Demetri” gli risposi
sorridendogli. Poi un dolce profumo invase le mie narici e senza
levare gli occhi da Marcus allungai la mano stringendo quella di
Bella che mi aveva raggiunto.
Sei
sicuro Edward? Mi chiese mentalmente.
Mi
voltai sorridendole e posai le mie labbra sulle sue.
“Voglio
solo tornare a casa e godermi l'immortalità al tuo fianco con vicino
la mia famiglia e mia figlia come era nei nostri progetti” le
sussurrai.
La
guardavo negli occhi tenendola stretta a me, volendo solo dimenticare
dove fossi, quando la voce di Marcus mi riportò alla realtà
“Guardie
dovete scegliere. Da chi volete essere comandate?”
Mi
ero dimenticato, altri due Signori dovevano essere nominati e da loro
sarebbe dipeso il mio destino e quello di Bella.
Trattenni
il fiato preoccupato e un sorriso si allargò sul mio viso quando
all'unanimità furono invitati a prendere il comando dapprima
Demetri e poi Malik.
Loro
sorridenti avanzarono e sotto gli occhi lucidi di Rebecca,
soddisfatti di Felix e delle altre Guardie, prestarono nuovamente
giuramento nelle mani di Marcus e si sedettero ai suoi lati.
Con
Demetri a destra e Malik a sinistra, Volterra aveva di nuovo trovato
i suoi Signori al completo e ne era uscita più forte ed equilibrata
che mai.
Il
silenzio calò nuovamente sulla sala ed entrambi ringraziarono le
Guardie per la fiducia.
Sorridevo
stringendo a me Bella. Con loro ero certo che la mia famiglia
sarebbe stata al sicuro.
Quando
ci fu di nuovo silenzio Marcus prese la parola.
“Ora
c'è una decisione importante da prendere. Edward vieni avanti” mi
chiamò con la voce severa.
Lasciai
Bella e mi portai al loro cospetto abbassando la testa in segno di
rispetto.
“CapitanoEdward
hai rifiutato di sedere sul trono affermando che vuoi tornare alla
tua famiglia. Sei sicuro di volere questo?” mi chiese senza levare
gli occhi dai miei.
Entrai
nella sua testa ma c'era solo il nulla mentre Malik e Demetri
avevano la mente confusa. Erano ancora stupiti di sedere sui troni e
non avvezzi a prendere simili decisioni. Loro erano abituati ad
ubbidire non a comandare. Avrebbero imparato, pensai, ma per ora la
decisione era nelle mani di Marcus.
Mi
limitai ad annuire, nell'attesa di sapere il mio destino.
“Hai
prestato giuramento Edward. E sei un Capitano di Volterra. Il tuo
destino è stato deciso tempo fa quando il nostro medaglione è stato posto
sul tuo petto. Questo è quello che sei!” disse ed io mi sentii
morire, non sarei mai stato libero.
E
il medaglione iniziò a pesare e bruciare sul mio petto.
Bella
mi raggiunse stringendo la mia mano.
“Non
vi chiediamo mio Signore di sciogliere il giuramento ma di rispettare almeno il patto stretto tempo fa” la sentii dire.
La
sua mano tremava come il mio cuore. Avevo rifiutato la possibilità
di cambiare Volterra, di cambiare le sue Leggi e adesso forse ne
avrei pagato le conseguenze.
Non
sapevo ancora che Volterra mi avrebbe reclamato a
essere testimone di un evento per me inaspettato.
Bella
Edward
aveva rinunciato al potere e ad essere Signore di Volterra.
Ero
felice della sua scelta volevo tornare a casa, volevo stringere
nuovamente fra le mie braccia la mia Renesmee e rivedere la nostra
famiglia.
Sui
troni vuoti avevano preso posizione Demetri e Malik e potevo vedere
nel sorriso di Edward la soddisfazione per la scelta effettuata.
E
tuttavia quando venne chiamato da Marcus ebbi paura.
Cosa
poteva volere ancora da lui?
E
le sue parole bruciarono ogni speranza di libertà.
Marcus
rammentò ad Edward il suo ruolo e il suo giuramento.
A
nessuno importava che lo avesse fatto senza volerlo realmente. E il
medaglione sul suo petto era il simbolo della sua schiavitù.
Veloce
mi portai al suo fianco. Mi ero ripromessa di non lasciarlo più
solo e adesso era l'ora di combattere per lui.
Così
schiarendomi la voce affrontai i Signori di Volterra reclamando la
nostra libertà.
Non
mi importava delle conseguenze, loro dovevano rispettare i patti.
Ero
decisa, determinata a combattere se ce ne fosse stato bisogno ma la
risposta di Marcus mi prese completamente alla sprovvista.
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