Edward
Eravamo
sulla strada del ritorno. Stavo guidando io.
Alzai
gli occhi e guardai nello specchietto retrovisore, seduta dietro
vicino a Demetri c'era Rebecca. Rabbrividii, mentre i suoi occhi, che
erano i miei, mi fissavano sorridenti. Non erano più neri o
ambra come quando ero arrivato a Volterra, ora erano rossi. Non il
rosso vivo delle altre Guardie, ma un rosso sbiadito, il rosso che
avevo già visto quando qualcuno di noi perdeva il controllo.
Il
rosso tipico dei vampiri vegetariani che si nutrono di sangue umano
per la prima volta.
Guardai
avanti disgustato da quello che avevo fatto.
Certo
non era come partecipare ai loro odiosi banchetti, ma ero pur sempre
diventato un assassino.
Non
avevo provato gioia ad uccidere ma avevo percepito chiaramente il
mostro dentro di me esultare nell'assaggiare quel dolce nettare che
scendeva nella mia gola. E adesso sarebbe stato difficile, molto
più
difficile controllarlo e imprigionarlo nuovamente, ed Aro ne era
pienamente consapevole.
La
strada era stata aperta e ora sarebbe stato difficile gestire la mia
sete.
Guidavo
sicuro nella notte riconoscente che me lo avessero permesso.
Probabilmente sapevano entrambi i miei guardiani quanto mi era
costato questo gesto e avevano voluto darmi un motivo di distrazione.
Ma
malgrado questo, malgrado dovessi prestare attenzione al traffico
intenso delle strade italiane, la mia mente era volata a casa.
Con
immensa tristezza ripensavo alle cacce con i miei fratelli.
Certo
il gusto non era nemmeno paragonabile, ma il divertimento, le battute
e la compagnia rendevano quel modo di nutrirsi più che
accettabile.
Con
nostalgia ripensai a Bella, alle sue carezze, ai suoi baci. L'amavo
profondamente, totalmente e la separazione da lei mi pesava da
morire.
Immaginavo
Renesmee a caccia con Jacob nei boschi, alla sua nascita al legame che
ci univa profondamente.
Al
mio ritorno a casa, avrei dovuto accettare l'inevitabilità
del suo
matrimonio, ed era ancora più crudele dover stare lontano da
lei per
tutto questo tempo, gli ultimi mesi che potevo concedermi di
coccolare la mia bambina.
Veloce
sfrecciavo nella notte, accompagnato dai miei ricordi e perso in una
profonda tristezza. Mostro...assassino... queste
due parole
erano entrate nella mia mente e non ne volevano più uscire.
Quando
arrivammo a Volterra, mi recai direttamente nella stanza e una volta
indossata la solita divisa trascinai Rebecca sul mio albero.
Là
lontano da tutti e da tutto diedi finalmente sfogo alla mia tristezza
e al mio dolore conscio e dispiaciuto di doverlo infliggere anche a
lei.
Due
mesi e poi sarei tornato di nuovo a casa, dal mio perenne amore,
dalla mia fonte di vita.
E
lì coccolato e confortato dalla mia famiglia avrei potuto
nuovamente
rinnegare la mia natura vampiresca continuando a illudermi di
potermi comportare come un umano qualsiasi.
Carlisle
Quando scesero
dalla macchina tirammo tutti un sospiro di sollievo. Certo
eravamo inferociti con Alice per la sua sventatezza ed ero certo che
Bella avrebbe sgridato di brutto quel pazzo folletto per aver
coinvolto i due ragazzi in quel viaggio pericoloso.
D'altra
parte eravamo tutti curiosi di sapere come stava il nostro Edward, e
se fossero riusciti a vederlo o a parlargli.
Nessuno
si aspettava di veder Renesmee scendere e buttarsi fra le braccia di
Bella piangente.
Rimanemmo
stupiti di fronte a quella reazione e sentii Esme trattenere il
respiro davanti a quella dimostrazione di sofferenza.
“Che
è successo? Edward sta male?” quello ovviamente fu
il nostro
primo pensiero. Dovevano averlo visto sofferente, magari maltrattato
dai suoi accompagnatori, solo così avrei potuto spiegare
quella
reazione e il dolore sul viso di Jacob ed Alice.
“No.
Sta benissimo. Forse fin troppo bene...” le parole acide di
Jacob
ci riscossero tutti.
“Ma
allora, che è successo Alice?” chiese Jasper che
era corso ad
abbracciarla.
“Entriamo
in casa, e vi spiegherò tutto.” poi si
voltò e mi guardò dritto
negli occhi.
Mi
sentii morire cosa era mai potuto succedere?
E
mentre Nessi stava abbracciata a Bella che cercava di calmarle la
crisi di pianto, Alice iniziò a raccontarci il loro viaggio
a
Firenze.
“Abbiamo
aspettato Edward alla base del Ponte Vecchio. Nascosti
poiché non
sapevo se era da solo e se potevamo farci vedere da lui senza
pericolo.
Ed
è andata bene perché non era solo.
E'
arrivato in compagnia di Felix, Demetri e una vampira dai capelli
rossi.” si fermò a prendere fiato e mi
lanciò un occhiata
eloquente.
Poi
riprese “ E' rimasto sul ponte da solo, proprio come nella
mia
visione, ci dava la schiena, non so cosa stesse fissando assorto, ma
i tre sono andati avanti, poi si sono fermati e lo hanno chiamato. Si
è girato e li ha raggiunti velocemente. Non sembrava
infastidito,
anzi direi che era... quasi felice.
Quando
li ha raggiunti si è fermato e la vampira l'ha preso per
mano e gli
ha fatto una carezza sul viso sorridendogli. Lui gli ha sorriso a sua
volta e si sono allontanati per mano dietro agli altri due che
facevano strada.”
Si
fermò per darci il tempo di capire quello che aveva detto.
Bella
la guardava come fosse stata un extraterrestre, mentre realizzava
quello che Alice aveva raccontato.
“Ma
non capisci mamma? La teneva per mano e le sorrideva. Papà
sorrideva
a quella vampira e si è fatto fare una carezza sul
viso...” era
disperata, Nessi era arrivata alla stessa interpretazione che avevo
dato io:
Edward era in confidenza, troppa confidenza, con quella vampira!
Edward era in confidenza, troppa confidenza, con quella vampira!
Rimanemmo
tutti in silenzio basiti da quelle parole.
“E
bravo il mio fratellino. E pensare che ero convinto che fosse quasi
un monaco prima di conoscere Bella.” scoppiò a
ridere Emmett
“Stai
zitto Emmett. Non c'è nulla da scherzare”
intervenne Rosalie
tirando un buffetto sulla testa del marito.
“Adesso
state tutti esagerando. Insomma non ha fatto nulla di male”
intervenne subito Esme “Quante volte ti ha preso per mano
Alice? O
ti ha fatto una carezza? Probabilmente è diventata un amica,
nulla
di più.”
“Non
è solo quello” rispose singhiozzando Nessi
“nonna è lo sguardo
che si sono rivolti! Lei lo guardava con un sorriso dolcissimo,
tenerissimo, sembrava lo stesso sorriso che papà rivolge a
mamma.”
“E
poi - chiese Bella - gli avete parlato?”
“No,
è sempre stato attaccato a loro. Hanno gironzolato fino a
notte,
poi si sono messi fuori da un bar ad aspettare. Dopo un paio di
ore, in piena notte sono usciti due ragazzi e una ragazzina
più
giovane. Lei era chiaramente ubriaca e i tre si sono diretti dentro a
un vicolo buio. Edward e gli altri li hanno seguiti e...”
Alice
aveva ripreso a parlare con tono atono, sembrava persa nei suoi
ricordi “quando sono iniziate le urla della ragazzina, Edward
è
scattato come una pantera e velocissimo li ha ammazzati. Felix ha
preso la ragazza e l'ha mandata via mentre Edward è tornato
sui suoi
passi ha preso la mano della vampira e l'ha portata vicino a un
cadavere, poi si è allontanato e ha raggiunto il secondo
ragazzo...”
“Con
il quale ha banchettato come la sua compagna” aggiunse Jacob
chiaramente disgustato. “Non ho mai visto nulla di simile e
mai mi
sarei aspettato di vederlo fare da Edward. E' stato... mostruoso e
rivoltante. Non avrei mai voluto che Nessi vedesse una cosa simile.
Edward è stato... un vero vampiro” Non avevo mai
visto Jacob così
disgustato e quando pronunciò la parola vampiro gli uscii
dalle
labbra come un insulto.
“Non
credevo” sussurrò Alice “non immaginavo
che avessero queste
intenzioni altrimenti non avrei mai portato lì i ragazzi. Mi
spiace
Jacob. Perdonami Nessi. Ma è quello che siamo tutti noi. E
quello
che cerchiamo di dimenticare di essere... ma che ogni tanto
s'impadronisce di noi. Non avresti dovuto vedere Nessi. Tuo padre non
è un mostro.”
“Non
è questo, Zia Alice, che mi ha dato fastidio. So cosa siete
e cosa
sono in parte io. Non mi ha scioccato vederlo uccidere. Ho sempre
saputo quello che è, ma è quello che ha fatto che
mi ha
sconvolto. Ha ucciso, zia , è vero! Ma ha ucciso anche per
quella
vampira! Non solo per lui, per placare la sua sete, ma per lei!!! Non
l'ha mai fatto... Non ha mai cacciato per la mamma o per me. Ma
per lei si!! Ha ucciso e gli ha offerto la preda. E sai benissimo
che i vampiri uccidono solo per se stessi... mai per un
altro.”
“Questo
non è vero Nessi” intervenni “Se uno di
noi stesse male gli
altri caccerebbero per lui. Se tuo padre non l'ha mai fatto di
fronte a te e solo perché non ce né mai stato
bisogno.” la mia
voce era dura. Non potevo accettare tutte quelle accuse.
“Hai
detto bene Carlisle... Se
uno di
noi... ma lei ...” intervenne Rosalie con lo
sguardo triste
e la voce roca.
Abbassai
la testa sconfitto da quella logica ferrea.
“E
allora come la metti con la visione di Zia Alice che l'ha visto
baciarla?"
la voce di Renesmee era tirata, isterica.
la voce di Renesmee era tirata, isterica.
“Alice,
ma come hai potuto raccontarle questo” era stata Esme a
scoppiare,
ferita da quel comportamento irresponsabile.
“E'
la verità mamma e lo sai. E poi è giusto che
Bella e gli altri lo
sappino.
Non potevo continuare a fare finta di niente. Probabilmente ci sarà una spiegazione a tutto. Anche perché non ho visto nessun altro eppure il suo specchio era attivo. C'è qualcosa di strano in questa storia” si difese Alice
Non potevo continuare a fare finta di niente. Probabilmente ci sarà una spiegazione a tutto. Anche perché non ho visto nessun altro eppure il suo specchio era attivo. C'è qualcosa di strano in questa storia” si difese Alice
“E
si. Non è certo da Edward, farsi l'amante, così
velocemente. Sappiamo che l'hai abituato bene Bella... ma diamine, un
minimo di
resistenza!!” Emmett sogghignava, senza aver capito la
gravità
della situazione.
“Hai
ragione Emmett.” Bella si era alzata, e mentre asciugava le
lacrime di Nessi ci guardò in faccia decisa “ Non
credo che Edward
possa avermi tradito. Vedi Nessi, vedete... l'amore che provo per
lui è talmente profondo che nessuno può
sostituirlo nel mio cuore e
sono certa, anzi sicura che lo stesso è per lui.
Già una volta ho
creduto che potesse non amarmi e questo ha complicato le cose e ci ha
fatto soffrire. Ma adesso so con esattezza quello che ha sempre
provato per me, adesso so quello che io provo per lui e vi dico, che
c'è un errore!! Le tue visioni Alice sono incerte, insicure.
Quello che avete visto può essere spiegato in mille modi, ed
non
intendo dubitare di lui. Quando tornerà sarà lui
a spiegarci il suo
comportamento. Non intendo giudicarlo e non voglio più
sentire una
sola parola di dubbio da nessuno di voi. Io ho fiducia in lui e
voglio che anche voi l'abbiate.
E quindi vi dico che fino a quando non lo vedrò con i miei occhi e non lo sentirò da lui, io mi rifiuto di credere che possa avermi tradito.
In quanto al cibarsi... lo sapevamo tutti che Aro lo avrebbe costretto in qualche modo e facendo così ha almeno salvato quella povera ragazza.”
E quindi vi dico che fino a quando non lo vedrò con i miei occhi e non lo sentirò da lui, io mi rifiuto di credere che possa avermi tradito.
In quanto al cibarsi... lo sapevamo tutti che Aro lo avrebbe costretto in qualche modo e facendo così ha almeno salvato quella povera ragazza.”
Calò
un silenzio irreale poi lentamente ci allontanammo ognuno perso nei
propri pensieri.
“Alice”
la chiamò Bella “non ti permettere più
di cercarlo!! Lui
voleva che fosse così e se tu non l'avessi fatto, sarebbe
stato
meglio per tutti.”
Lei
si voltò il viso contratto da una smorfia di rabbia
“Forse
hai ragione Bella... o forse no. Comunque ti assicuro che non mi
muoverò più da qua, anche se non posso impedire
alle visioni di
arrivare.
Gli voglio bene Bella, è mio fratello, non dimenticarlo mai!
Ed io sono andata là non per verificare se avesse o meno una compagna... ma per cercare lo specchio!! Di quello... se fossi in te avrei paura!!!
Edward, non ti sta tradendo, sono convinta anch'io del suo amore per te, ma chi si nasconde dietro questo specchio?? Quale segreto vogliono proteggere da me?? Questo è quello che volevo scoprire ed è quello per cui considero il mio viaggio un fallimento. Ho sbagliato a portarmi dietro Nessi e Jacob, ma speravo d'incontrarlo e di donargli un po' di serenità.
Comunque state tranquilli tutti, non vi turberò ulteriormente e terrò per me le mie visioni, in modo da non sconvolgervi più.”
Gli voglio bene Bella, è mio fratello, non dimenticarlo mai!
Ed io sono andata là non per verificare se avesse o meno una compagna... ma per cercare lo specchio!! Di quello... se fossi in te avrei paura!!!
Edward, non ti sta tradendo, sono convinta anch'io del suo amore per te, ma chi si nasconde dietro questo specchio?? Quale segreto vogliono proteggere da me?? Questo è quello che volevo scoprire ed è quello per cui considero il mio viaggio un fallimento. Ho sbagliato a portarmi dietro Nessi e Jacob, ma speravo d'incontrarlo e di donargli un po' di serenità.
Comunque state tranquilli tutti, non vi turberò ulteriormente e terrò per me le mie visioni, in modo da non sconvolgervi più.”
Poi
si voltò velocemente offesa e ferita, allontanandosi da sola
e lasciandoci ancora più spaventati e disorientati di prima.
Sicuramente
aveva ragione e c'era un piano di Aro dietro tutto questo, ma quale? E
a cosa serviva lo specchio? E soprattutto che cos'era? Una
qualche diavoleria che si portava dietro o una persona?
E
se era una persona chi era dal momento che Alice e i ragazzi avevano
visto i suoi accompagnatori?
Ecco le domande alle quali non era riuscita a dare risposta.
Ecco
le domande che avrebbero torturato ognuno di noi nelle prossime
settimane.
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