Edward
Quando
arrivai travolsi i
licantropi rimasti indietro senza fermarmi.
Non
volevo attaccare
battaglia con i primi che trovavo, volevo andare a difendere la mia
famiglia.
Non
ci misi molto a
trovarli.
Si
erano divisi e il
combattimento infuriava in piccoli gruppi.
Puntai
dritto verso il
centro e vidi mio padre tenere testa a quattro lupi giganteschi
mentre stava proteggendo qualcuno sdraiato a terra.
I
miei occhi riconobbero
i lunghi capelli caramello di mia madre e con un ruggito spaventoso
mi portai in suo aiuto mentre sentivo la rabbia e la paura crescere
in maniera esponenziale dentro di me.
Mentre
combattevo
intravidi arrivare le Guardie che travolsero i lupi buttandosi nel
combattimento.
Lo
scontro fu
violentissimo e rapidissimo.
I
licantropi non si
aspettavano di essere attaccati alle spalle e le Guardie impattarono
contro di loro con violenza.
Nel
giro di pochi minuti,
ma troppi per i miei gusti, lo scontro terminò.
Avevo
ucciso freddo e
determinato tre dei quattro lupi che stavano attaccando Carlisle e
quando mi alzai con ancora la bocca sporca del loro sangue lo vidi
chino su mia madre.
Mi
avvicinai piano
intimorito e spaventato da quello che avrei potuto trovare e mi
inginocchiai al suo fianco con gli occhi chiusi. Avevo paura di
vedere.
“E'
viva?” gli chiesi
in un sussurro aprendo lentamente gli occhi.
Lei
aveva gli occhi
chiusi e stava immobile mentre Carlisle frugava nel suo marsupio.
Lui
alzò lo sguardo su
di me e mi sorrise “Si Edward. Sei arrivato appena in tempo.
Ma è
stata morsa e devo preparare l'antidoto in fretta, prima che il
veleno si espanda nel suo corpo facendola soffrire troppo”
Annui.
Sapevo benissimo
quanto male facesse.
“Sai
chi è che l'ha
morsa?” gli chiesi timoroso di sentire la risposta sbagliata.
Lo
vidi annuire “Ho
buttato il suo corpo là dietro...ha una zampa in
meno” mi spiegò
sorridendo “ Adesso vado a prendere il veleno. Tu vai a
cercare
Bella... combatteva in coppia con Alice. Io prendo la mamma e la
porto in casa”
Gli
sorrisi e mi alzai
per cercare gli altri componenti della mia famiglia. I miei genitori
erano salvi ma che ne era dei miei fratelli e di mia moglie???
Come
mi guardai attorno rimasi scioccato. Solo tre Guardie erano in piedi e
si guardavano
intorno confuse.
Non
ci misi molto a
individuare Rosalie. La sua lunga chioma bionda era un segnale
inimitabile.
Era
china per terra sopra
ad Emmett e potevo vedere il suo corpo scosso dai singhiozzi.
Le
corsi vicino, ancora
una volta con la paura che mi tagliava il respiro, e mi chinai
affianco a lei.
Non
ci misi molto a
capire quello che era successo.
Le
gambe di Emmett erano
in una posizione innaturale e la maglietta era strappata in
più
punti. Aveva gli occhi chiusi e gemeva piano in preda a forti dolori.
“Rose
stai bene?” le
chiesi accarezzandole dolcemente la schiena.
Lei
alzò gli occhi su di
me e la vidi sobbalzare vedendomi in divisa e sporco del sangue dei
nostri nemici, poi mi sorrise appena e annui “Ho solo un
piccolo
taglio al braccio. Ma non ce la faccio a portare Emmett. Sta male
Edward...sta soffrendo tantissimo...io...” mi disse
guardandolo con
gli occhi pieni d'amore.
“Andiamo
lo porto a
casa. Lì Carlisle si occuperà di lui e di te. Non
è stato morso
vero?” le chiesi.
“No.
Edward... Grazie”
mi disse in un sussurro sorridendomi. “Papà e
mamma stanno bene?”
mi chiese, poi, ansiosa.
Mi
limitai ad annuire
mentre prendendo in braccio, con un certo sforzo, il mio fratellone
correvo verso casa, seguito a ruota da lei.
Mio
padre era sulle scale
che stava venendo a cercarci quando ci vide arrivare.
“Dammelo
ci penso io”
mi disse prendendo il suo corpo fra le braccia e rientrando veloce.
Senza
una parola li
lasciai tutti e tre, precipitandomi fuori.
Dove
erano gli altri??
Dov'erano Alice e Bella? E Jasper?
Vidi
Ilmi venirmi
incontro veloce
“Abbiamo
molti feriti
Edward...che facciamo?”.
Mi
guardai intorno un
attimo. Non potevo perdere tempo.
“Raduna
le Guardie.
Quelle che sono state morse recuperate il veleno... mio padre si
occuperà di loro appena potrà. Gli altri falli
sistemare nel
portico, appena posso vengo.” gli dissi mentre mi guardavo in
giro, stavo ancora finendo di parlare che i miei occhi videro Jasper e
Alice poco più in là sdraiati per terra vicini
accerchiati da
diversi corpi di lupi.
Avevano
combattuto
strenuamente e conoscendo Jasper doveva aver lottato fino alla morte
per salvare la sua piccola Alice.
Il
suo corpo era riverso
su quello di mia sorella nel tentativo di proteggerla.
Veloce
corsi verso di
loro e mi chinai con il cuore in gola mentre la mia mente gridava che
non era possibile. “Non loro” pregai a me stesso.
Il
braccio di Jasper
teneva stretto un lupo e lunghe unghiate avevano aperto il suo
corpo.
“Jasper”
lo chiamai
dolcemente mentre mi chinavo su di lui sperando che non fosse troppo
tardi. Lui aprii gli occhi e cercò di mettermi a fuoco
“Edward...
il lupo, tra le... mie... braccia, ha morso… Alice. Bella
... lupi
… dietro la casa... corri da lei” mi disse con un
sussurro prima
di sprofondare nel buio con un lungo gemito di dolore.
Alzai
la testa e vidi
Rosalie e Carlisle vicino a me.
“Corri
a cercare
Bella...ci pensiamo noi a loro” mi disse mio padre
“Si
salveranno Edward...vai! Qui non servi” m'intimò.
Li
ringraziai e veloce
mi fiondai a cercare Bella dove mi aveva indicato Jasper. Quando
sbucai dietro l'angolo della grossa villa un forte ruggito mi fece
accapponare la pelle e per lo schoc rimasi senza fiato.
Bella
attaccata alla
parete era in posizione di difesa pronta ad attaccare un licantropo
che gli stava di fronte. Altri due giacevano morti nelle vicinanze
mentre a poche decine di passi da lei un lupo stava combattendo
contro altri due in un ammasso di peli, unghie e denti.
Dopo
un primo attimo in
cui rimasi fermo a fissare la scena per me surreale capii cosa era
successo e senza indugi mi avventai sul lupo che minacciava la mia
Bella e mia figlia.
Non
capivo come mai ma
Nessi era tornata a casa e adesso con gli occhi dilatati dal terrore
osservava il combattimento fra i lupi e il suo licantropo.
Anch'io
e Bella eravamo
fermi e non sapevamo come intervenire. Jacob si era trasformato e stava
lottando contro i suoi simili.
“Jacob
abbassati”
urlai mentre mi lanciavo contro un lupo dal pelo scuro che stupito
si era girato verso la mia voce.
Con
un balzo gli fui
addosso travolgendolo e allontanandolo dal mio amico e ormai genero,
poi, dopo averlo annusato per sicurezza, gli tranciai la gola di
netto. Jacob nel frattempo aveva finito il suo avversario distratto
dal mio intervento mentre Bella era rimasta a far da scudo a Nessi.
Quando
mi tirai su con la
manica mi asciugai il veleno che colava dalla mia bocca e rivolsi un
sorriso timido alle due donne che amavo di più al mondo.
“Edward”
sentii
gridare Bella mentre in un soffio di vento me la trovai allacciata al
petto.
“E'
tutto finito Bella.
Sono tutti salvi” gli dissi accarezzandole i capelli
“I lupi sono
morti. Siete al sicuro ormai” le dissi abbracciandola stretta
a mia
volta.
Lei
si stacco
all'improvviso da me e annui “Scusami”
mormorò abbassando gli
occhi timorosa e allontanandosi da me provocandomi una stilettata al
cuore.
Aveva
ragione ad essere
offesa con me e a non volermi più vicino, non potevo darle
torto.
Così
rimasi fermo
impassibile senza dirle nulla, con il cuore lacerato e la mente che
mi urlava “Te lo sei meritato! Cosa pensavi di
ottenere? Credevi
che lei ti avrebbe perdonato?”
Intento a guardarla, a
chiedermi cosa fare persi per un attimo il contatto
con la realtà finché
un
ululato di Jacob mi
richiamò al presente.
“Ho
capito
Jacob...vai” gli dissi.
Poi
mi girai verso Nessi
che guardava Jacob allontanasi con gli occhi dilati dalla paura.
“Se
rimane in forma di
lupo, guarirà molto più in fretta e qui
è pericoloso per lui... ci
sono ancora le Guardie è meglio che si allontani e che torni
in
forma umana quando starà bene” le spiegai
avvicinandomi lentamente
per non spaventarla ulteriormente.
Colmo
di emozione, con la
voglia disperata di abbracciare la mia bambina, mi chinai per
posarle un bacio fra i capelli quando sentii un dolore familiare
scoppiare nella mia testa e avvolgere tutto il mio corpo.
Con
un urlo piombai a
terra mentre la risata di Jane rimbombava intorno a me.
“
Adesso ti ucciderò
Edward. Finalmente morirai per mano mia e vendicherò Alec e
i miei
Signori. Maledetto traditore!” disse piombandomi addosso con
la
bocca aperta per decapitarmi con un unico morso.
Mi
aveva completamente
colto di sorpresa. Ero stato troppo concentrato sulla mia famiglia,
sui miei affetti traditi, per sentire i suoi pensieri e non ero
preparato al suo attacco. Non mi aspettavo di trovarmela qua. Ero
convinto che fosse scappata, che sarebbe sparita dalla mia vita, ma
evidentemente ci aveva seguiti con l'intento di vendicarsi e
adesso mi avrebbe ucciso senza che potessi opporre alcuna resistenza.
Jasper
Vidi
Edward buttarsi
nella battaglia senza neanche controllare che lo stessimo seguendo.
“Edward...
aspetta”
gridai preoccupato per mio fratello.
Ma
lui era più veloce e
scomparse in mezzo al caos che seguì il nostro arrivo.
Non
persi tempo a
combattere con i lupi che vagavano e provavano a scappare avevo in
mente solo una cosa. Salvare la mia piccola Alice e insieme a lei
massacrare quei luridi cani.
Nel
momento in cui
piombai in mezzo alla battaglia senti Alice intimare a Bella di
allontanarsi per andare a proteggere Nessi. I miei occhi la videro
combattere contro tre di quelle orrende bestie. Lei si muoveva agile
e sicura ma non arretrava di un centimetro, voleva impedire il
passaggio a quelle disgustose creature.
Corsi
come un razzo ma
nel momento in cui le arrivai vicino i suoi occhi si dilatarono
“Jasper... no!!”.
Il
suo urlo arrivò
troppo tardi...un lupo mi era piombato addosso dal dietro. Distratta,
un secondo licantropo ne approfittò per morderla alla
coscia. Con un
ruggito di rabbia, mi rigirai incurante della ferita e spezzai il
collo a chi aveva osato colpirmi. Poi mi avventai su quel maledetto
che aveva morso il mio amore.
Il
vampiro che ero, il
vampiro assetato di sangue che aveva combattuto per anni si
risvegliò
e con freddezza indicibile uccisi senza il minimo rimorso quel lupo
puzzolente. Sapevo di doverlo marcare e per non sbagliarmi lo tenni
stretto per il collo mentre con un calcio sfondavo la testa
all'ultima bestia che aveva osato posare gli occhi su di noi.
Ma
non avevo fatto i
conti con un quarto licantropo che sbucato all'improvviso dal fianco
mi saltò sulla schiena aprendola con le sue unghie. Per
fortuna una
Guardia intervenne staccando il lupo da me e uccidendolo all'istante.
Sfinito,
con il dolore
che stava scoppiando dentro come una bomba invadendo e stravolgendo
ogni parte del mio corpo mi trascinai verso Alice che giaceva
riversa per terra e con un ultimo sforzo mi sdraiai su di lei. Gli
avrei fatto da scudo con il mio corpo in modo che nessuno potesse
farle più del male e dopo averle posato un tenero bacio sui
capelli
per farle capire che ero lì con lei, scivolai nel buio
tenendo
sempre stretto tra le mie braccia il licantropo .
Quando
sentii la voce di
Edward chiamarmi aprii gli occhi con uno sforzo immenso.
Lui
doveva sapere...
doveva sapere che Alice aveva bisogno dell'antidoto e che il lupo era
quello fra le mie braccia. Radunando tutta la forza che avevo gli
spiegai l'accaduto e lo mandai a salvare Bella. Gli avevo promesso
che l'avrei protetta in sua assenza...non potevo farlo, ma lui si.
Sapevo che Edward avrebbe non solo salvato Bella ma si sarebbe anche
preso cura di Alice.
Mio
fratello aveva
sbagliato molte cose in questi ultimi anni ma sapevo che l'amore per
la sua famiglia non poteva essere sparito, sapevo e sentivo il suo
cuore battere d'amore e avevo visto cosa aveva passato e quanto aveva
combattuto per ritornare da noi.
Se
i Cullen erano salvi
era in parte anche merito mio pensai soddisfatto e fiero.
Avevo
trovato il modo per
dimostrare loro che ero parte della famiglia e non solo il marito di
Alice.
Ero
un Cullen a tutti gli
effetti e stanco mi lasciai finalmente scivolare nel buio...
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