martedì 12 febbraio 2013

CNS Capitolo 30 La battaglia

Edward


Quando arrivai travolsi i licantropi rimasti indietro senza fermarmi.
Non volevo attaccare battaglia con i primi che trovavo, volevo andare a difendere la mia famiglia.
Non ci misi molto a trovarli.
Si erano divisi e il combattimento infuriava in piccoli gruppi.
Puntai dritto verso il centro e vidi mio padre tenere testa a quattro lupi giganteschi mentre stava proteggendo qualcuno sdraiato a terra.
I miei occhi riconobbero i lunghi capelli caramello di mia madre e con un ruggito spaventoso mi portai in suo aiuto mentre sentivo la rabbia e la paura crescere in maniera esponenziale dentro di me.
Mentre combattevo intravidi arrivare le Guardie che travolsero i lupi buttandosi nel combattimento.
Lo scontro fu violentissimo e rapidissimo.
I licantropi non si aspettavano di essere attaccati alle spalle e le Guardie impattarono contro di loro con violenza.
Nel giro di pochi minuti, ma troppi per i miei gusti, lo scontro terminò.
Avevo ucciso freddo e determinato tre dei quattro lupi che stavano attaccando Carlisle e quando mi alzai con ancora la bocca sporca del loro sangue lo vidi chino su mia madre.
Mi avvicinai piano intimorito e spaventato da quello che avrei potuto trovare e mi inginocchiai al suo fianco con gli occhi chiusi. Avevo paura di vedere.
“E' viva?” gli chiesi in un sussurro aprendo lentamente gli occhi.
Lei aveva gli occhi chiusi e stava immobile mentre Carlisle frugava nel suo marsupio.
Lui alzò lo sguardo su di me e mi sorrise “Si Edward. Sei arrivato appena in tempo. Ma è stata morsa e devo preparare l'antidoto in fretta, prima che il veleno si espanda nel suo corpo facendola soffrire troppo”
Annui. Sapevo benissimo quanto male facesse.
“Sai chi è che l'ha morsa?” gli chiesi timoroso di sentire la risposta sbagliata.
Lo vidi annuire “Ho buttato il suo corpo là dietro...ha una zampa in meno” mi spiegò sorridendo “ Adesso vado a prendere il veleno. Tu vai a cercare Bella... combatteva in coppia con Alice. Io prendo la mamma e la porto in casa”
Gli sorrisi e mi alzai per cercare gli altri componenti della mia famiglia. I miei genitori erano salvi ma che ne era dei miei fratelli e di mia moglie???

Come mi guardai attorno rimasi scioccato. Solo tre Guardie erano in piedi e si guardavano intorno confuse.
Non ci misi molto a individuare Rosalie. La sua lunga chioma bionda era un segnale inimitabile.
Era china per terra sopra ad Emmett e potevo vedere il suo corpo scosso dai singhiozzi.
Le corsi vicino, ancora una volta con la paura che mi tagliava il respiro, e mi chinai affianco a lei.
Non ci misi molto a capire quello che era successo.
Le gambe di Emmett erano in una posizione innaturale e la maglietta era strappata in più punti. Aveva gli occhi chiusi e gemeva piano in preda a forti dolori.
“Rose stai bene?” le chiesi accarezzandole dolcemente la schiena.
Lei alzò gli occhi su di me e la vidi sobbalzare vedendomi in divisa e sporco del sangue dei nostri nemici, poi mi sorrise appena e annui “Ho solo un piccolo taglio al braccio. Ma non ce la faccio a portare Emmett. Sta male Edward...sta soffrendo tantissimo...io...” mi disse guardandolo con gli occhi pieni d'amore.
“Andiamo lo porto a casa. Lì Carlisle si occuperà di lui e di te. Non è stato morso vero?” le chiesi.
“No. Edward... Grazie” mi disse in un sussurro sorridendomi. “Papà e mamma stanno bene?” mi chiese, poi, ansiosa.
Mi limitai ad annuire mentre prendendo in braccio, con un certo sforzo, il mio fratellone correvo verso casa, seguito a ruota da lei.
Mio padre era sulle scale che stava venendo a cercarci quando ci vide arrivare.
“Dammelo ci penso io” mi disse prendendo il suo corpo fra le braccia e rientrando veloce.
Senza una parola li lasciai tutti e tre, precipitandomi fuori.
Dove erano gli altri?? Dov'erano Alice e Bella? E Jasper?
Vidi Ilmi venirmi incontro veloce
“Abbiamo molti feriti Edward...che facciamo?”.
Mi guardai intorno un attimo. Non potevo perdere tempo.
“Raduna le Guardie. Quelle che sono state morse recuperate il veleno... mio padre si occuperà di loro appena potrà. Gli altri falli sistemare nel portico, appena posso vengo.” gli dissi mentre mi guardavo in giro, stavo ancora finendo di parlare che i miei occhi videro Jasper e Alice poco più in là sdraiati per terra vicini accerchiati da diversi corpi di lupi.
Avevano combattuto strenuamente e conoscendo Jasper doveva aver lottato fino alla morte per salvare la sua piccola Alice.
Il suo corpo era riverso su quello di mia sorella nel tentativo di proteggerla.
Veloce corsi verso di loro e mi chinai con il cuore in gola mentre la mia mente gridava che non era possibile. “Non loro” pregai a me stesso.
Il braccio di Jasper teneva stretto un lupo e lunghe unghiate avevano aperto il suo corpo.
“Jasper” lo chiamai dolcemente mentre mi chinavo su di lui sperando che non fosse troppo tardi. Lui aprii gli occhi e cercò di mettermi a fuoco “Edward... il lupo, tra le... mie... braccia, ha morso… Alice. Bella ... lupi … dietro la casa... corri da lei” mi disse con un sussurro prima di sprofondare nel buio con un lungo gemito di dolore.
Alzai la testa e vidi Rosalie e Carlisle vicino a me.
“Corri a cercare Bella...ci pensiamo noi a loro” mi disse mio padre “Si salveranno Edward...vai! Qui non servi” m'intimò.
Li ringraziai e veloce mi fiondai a cercare Bella dove mi aveva indicato Jasper. Quando sbucai dietro l'angolo della grossa villa un forte ruggito mi fece accapponare la pelle e per lo schoc rimasi senza fiato.

Bella attaccata alla parete era in posizione di difesa pronta ad attaccare un licantropo che gli stava di fronte. Altri due giacevano morti nelle vicinanze mentre a poche decine di passi da lei un lupo stava combattendo contro altri due in un ammasso di peli, unghie e denti.
Dopo un primo attimo in cui rimasi fermo a fissare la scena per me surreale capii cosa era successo e senza indugi mi avventai sul lupo che minacciava la mia Bella e mia figlia.
Non capivo come mai ma Nessi era tornata a casa e adesso con gli occhi dilatati dal terrore osservava il combattimento fra i lupi e il suo licantropo.

Anch'io e Bella eravamo fermi e non sapevamo come intervenire. Jacob si era trasformato e stava lottando contro i suoi simili.
“Jacob abbassati” urlai mentre mi lanciavo contro un lupo dal pelo scuro che stupito si era girato verso la mia voce.
Con un balzo gli fui addosso travolgendolo e allontanandolo dal mio amico e ormai genero, poi, dopo averlo annusato per sicurezza, gli tranciai la gola di netto. Jacob nel frattempo aveva finito il suo avversario distratto dal mio intervento mentre Bella era rimasta a far da scudo a Nessi.

Quando mi tirai su con la manica mi asciugai il veleno che colava dalla mia bocca e rivolsi un sorriso timido alle due donne che amavo di più al mondo.
“Edward” sentii gridare Bella mentre in un soffio di vento me la trovai allacciata al petto.
“E' tutto finito Bella. Sono tutti salvi” gli dissi accarezzandole i capelli “I lupi sono morti. Siete al sicuro ormai” le dissi abbracciandola stretta a mia volta.
Lei si stacco all'improvviso da me e annui “Scusami” mormorò abbassando gli occhi timorosa e allontanandosi da me provocandomi una stilettata al cuore.
Aveva ragione ad essere offesa con me e a non volermi più vicino, non potevo darle torto.
Così rimasi fermo impassibile senza dirle nulla, con il cuore lacerato e la mente che mi urlava “Te lo sei meritato! Cosa pensavi di ottenere? Credevi che lei ti avrebbe perdonato?”
Intento a guardarla, a chiedermi cosa fare persi per un attimo il contatto con la realtà finché
un ululato di Jacob mi richiamò al presente.
“Ho capito Jacob...vai” gli dissi.
Poi mi girai verso Nessi che guardava Jacob allontanasi con gli occhi dilati dalla paura.
“Se rimane in forma di lupo, guarirà molto più in fretta e qui è pericoloso per lui... ci sono ancora le Guardie è meglio che si allontani e che torni in forma umana quando starà bene” le spiegai avvicinandomi lentamente per non spaventarla ulteriormente.
Colmo di emozione, con la voglia disperata di abbracciare la mia bambina, mi chinai per posarle un bacio fra i capelli quando sentii un dolore familiare scoppiare nella mia testa e avvolgere tutto il mio corpo.
Con un urlo piombai a terra mentre la risata di Jane rimbombava intorno a me.
“ Adesso ti ucciderò Edward. Finalmente morirai per mano mia e vendicherò Alec e i miei Signori. Maledetto traditore!” disse piombandomi addosso con la bocca aperta per decapitarmi con un unico morso.
Mi aveva completamente colto di sorpresa. Ero stato troppo concentrato sulla mia famiglia, sui miei affetti traditi, per sentire i suoi pensieri e non ero preparato al suo attacco. Non mi aspettavo di trovarmela qua. Ero convinto che fosse scappata, che sarebbe sparita dalla mia vita, ma evidentemente ci aveva seguiti con l'intento di vendicarsi e adesso mi avrebbe ucciso senza che potessi opporre alcuna resistenza.


Jasper

Vidi Edward buttarsi nella battaglia senza neanche controllare che lo stessimo seguendo.
“Edward... aspetta” gridai preoccupato per mio fratello.
Ma lui era più veloce e scomparse in mezzo al caos che seguì il nostro arrivo.
Non persi tempo a combattere con i lupi che vagavano e provavano a scappare avevo in mente solo una cosa. Salvare la mia piccola Alice e insieme a lei massacrare quei luridi cani.

Nel momento in cui piombai in mezzo alla battaglia senti Alice intimare a Bella di allontanarsi per andare a proteggere Nessi. I miei occhi la videro combattere contro tre di quelle orrende bestie. Lei si muoveva agile e sicura ma non arretrava di un centimetro, voleva impedire il passaggio a quelle disgustose creature.
Corsi come un razzo ma nel momento in cui le arrivai vicino i suoi occhi si dilatarono “Jasper... no!!”.
Il suo urlo arrivò troppo tardi...un lupo mi era piombato addosso dal dietro. Distratta, un secondo licantropo ne approfittò per morderla alla coscia. Con un ruggito di rabbia, mi rigirai incurante della ferita e spezzai il collo a chi aveva osato colpirmi. Poi mi avventai su quel maledetto che aveva morso il mio amore.
Il vampiro che ero, il vampiro assetato di sangue che aveva combattuto per anni si risvegliò e con freddezza indicibile uccisi senza il minimo rimorso quel lupo puzzolente. Sapevo di doverlo marcare e per non sbagliarmi lo tenni stretto per il collo mentre con un calcio sfondavo la testa all'ultima bestia che aveva osato posare gli occhi su di noi.
Ma non avevo fatto i conti con un quarto licantropo che sbucato all'improvviso dal fianco mi saltò sulla schiena aprendola con le sue unghie. Per fortuna una Guardia intervenne staccando il lupo da me e uccidendolo all'istante.
Sfinito, con il dolore che stava scoppiando dentro come una bomba invadendo e stravolgendo ogni parte del mio corpo mi trascinai verso Alice che giaceva riversa per terra e con un ultimo sforzo mi sdraiai su di lei. Gli avrei fatto da scudo con il mio corpo in modo che nessuno potesse farle più del male e dopo averle posato un tenero bacio sui capelli per farle capire che ero lì con lei, scivolai nel buio tenendo sempre stretto tra le mie braccia il licantropo .
Quando sentii la voce di Edward chiamarmi aprii gli occhi con uno sforzo immenso.
Lui doveva sapere... doveva sapere che Alice aveva bisogno dell'antidoto e che il lupo era quello fra le mie braccia. Radunando tutta la forza che avevo gli spiegai l'accaduto e lo mandai a salvare Bella. Gli avevo promesso che l'avrei protetta in sua assenza...non potevo farlo, ma lui si. Sapevo che Edward avrebbe non solo salvato Bella ma si sarebbe anche preso cura di Alice.
Mio fratello aveva sbagliato molte cose in questi ultimi anni ma sapevo che l'amore per la sua famiglia non poteva essere sparito, sapevo e sentivo il suo cuore battere d'amore e avevo visto cosa aveva passato e quanto aveva combattuto per ritornare da noi.
Se i Cullen erano salvi era in parte anche merito mio pensai soddisfatto e fiero.
Avevo trovato il modo per dimostrare loro che ero parte della famiglia e non solo il marito di Alice.
Ero un Cullen a tutti gli effetti e stanco mi lasciai finalmente scivolare nel buio...

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