Edward
Mi
voltai subito e mi trovai a faccia faccia con Ilmi e Kong.
I
due istruttori delle Guardie che mi avevano insegnato a combattere si
avvicinarono sorridenti a me.
“Non
ci volevo credere quando ho sentito dire che la Guardia dagli occhi
Gialli era tornata alla Rocca” disse un divertito Kong.
Io
annui e mi avvicinai stringendogli la mano “Ciao Kong. Sono
contento di rivederti” poi alzai lo sguardo verso il gigante
che
gli era a fianco “Ilmi.” lo salutai inclinando la
testa con
rispetto .
Lui
mi sorrise e ignorando la mia mano mi strinse fra le sue forti
braccia “Siamo felici di rivederti Edward” mi disse
mentre mi
stritolava affettuosamente.
Mi
staccai da lui e sorrisi a quelle due guardie che sapevo si erano
affezionate a me.
“Perché
sei tornato?? Credevo che ci odiassi” mi chiese Kong
facendomi
segno di sederci per terra, ridacchiando.
Ubbidi
e sorridendo gli risposi “Perché mi
mancavate”
Non
si aspettavano una risposta simile ed entrambi socchiusero gli occhi
valutando la mia sincerità.
“Sei
proprio tutto strano” commentò Ilmi scuotendo la
testa.
“Già
di tutte le risposte possibili questa non me l'aspettavo”
confermò
Kong.
“Intendi
restare?” mi chiese nuovamente Ilmi decisamente incuriosito
Scossi
la testa divertito da quello che sembrava un interrogatorio in piena
regola “Non lo so. Ho le idee un po' confuse” dissi
pentendomene
subito.
Per
quanto amici fossero non dovevo dimenticare che erano pur sempre
delle Guardie al servizio di Aro.
Vidi
Ilmi sorridere sornione della mia espressione “Non ha
importanza
Edward. Non temere. Sono solo contento di averti rivisto e non
credevo che saresti tornato di tua volontà. Sembravi troppo
felice
di scappare via da qua, l'ultima volta.”
Ingoiai
a vuoto. Aveva ragione, ovviamente. Eppure a casa non ero stato
capace di essere tranquillo, di dimenticare quello che era successo.
Non
risposi, non sapevo cosa dire.
“Bene
Edward. Oggi pomeriggio abbiamo lezione, perché non ci vieni
a
trovare, se non hai da svolgere incarichi?” mi chiese Kong
alzandosi e dandomi una pacca amichevole sulla schiena.
Annui
“Certamente” risposi. Non avevo nulla da fare e la
loro
compagnia sarebbe stata un ottimo diversivo.
Li
vidi allontanarsi chiacchierando allegramente e quando furono lontani
salii rapidamente sul mio albero.
Non
mi sfuggirono i commenti di alcune nuove Guardie che si trovavano
a passeggiare nel cortile. Il mio udito mi permise di ascoltare i
loro sussurri mentre la loro mente esprimeva tutto il loro stupore
per il mio gesto inaspettato.
Ma
non mi interessava, mentre veloce salivo fino agli ultimi rami e
inspiravo il vento tiepido che portava i profumi della campagna
circostante.
Fu
solo quando il sole si alzò alto nel cielo che Dementri e
Felix mi
vennero a chiamare.
“Ehi
Edward. Che ne diresti di scendere?”
Guardai
di sotto e li vidi sorridenti alla base dell'albero.
Con
pochi balzi atterrai al loro fianco e mi affrettai ad abbracciarli
felice di rivederli.
Non
pensavo che fosse possibile ma mi ero affezionato a quelle due ruvide
Guardie che mi avevano preso sotto la loro ala protettiva.
“Sono
felice di rivedervi” dissi sorridendogli.
Anche
loro sembravano felici e potei sentire la gioia nelle loro menti.
“Bentornato
Edward” confermò un sorridente Felix.
Ci
mettemmo a passeggiare in cortile e loro mi raccontarono quello che
era successo dopo la mia partenza.
Ovviamente
erano stati puniti severamente anche se si rifiutarono di dirmi come.
Titubante
per la prima volta chiesi informazioni sul vero motivo che mi aveva
spinto a Volterra.
“Dov'è
Rebecca?” domandai tranquillo simulando indifferenza.
Vidi
appena Demetri irrigidirsi nervoso mentre Felix sorridendo divertito
spiegò “E' fuori... in missione.”
Annui
chiedendomi se c'era dell'altro ma un sesto senso mi consiglio di
tacere mentre nelle loro menti potei leggere il dispiacere per
quell'allontanamento.
“Le
è successo qualcosa?” chiesi all'improvviso
ansioso colpito dai
loro pensieri.
Felix
mi scrutò di traverso mentre Demetri stringeva lo sguardo
chiedendosi il perché mi interessasse tanto.
“Una
normale missione” rispose evasivo.
“Si
è legata a qualcuno?” insistei troppo spaventato
per accorgermi
che mi stavo avventurando su un terreno pericoloso.
“Non
credo che la cosa ti debba interessare” mi rispose brusco
Demetri
rivolgendo i suoi pensieri al pasto consumato il giorno precedente.
“Già,
è vero” confermai per allontanare il sospetto sul
vero motivo
della mia visita e ritraendo la mia mente dalle loro.
Chissà
perché non mi avevano risposto?? Mi domandai assorto
scocciato dal
sapere che avevano trovato il modo per tenere i loro pensieri al
sicuro.
Dovevo
riuscire a scoprire dov'era e quando sarebbe tornata.
Sospirai
e seguii i miei due amici all'interno della Rocca.
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