martedì 12 febbraio 2013

CNS Capitolo 13 Un potere imbarazzante

Edward

Li accompagnai fino alla sala del trono e poi mi allontanai.
Non ci tenevo ad incontrare Aro e Caius.
Il primo l'avrei visto quella sera e il secondo mi odiava fortemente.
Non avevo ancora capito cosa gli avessi fatto per meritarmi il suo odio ma supponevo fosse perché avevo avuto in passato, assieme alla mia famiglia, il coraggio di oppormi a loro.
Il mio Signore Marcus, invece non sapevo bene cosa pensasse di me. Non mi aveva mai osteggiato apertamente ne tanto meno protetto. Probabilmente gli ero indifferente come la maggior parte delle questioni.
Chiuso nel suo dolore per la perdita della moglie si era isolato da tutto e da tutti limitandosi a fare presenza e lasciando ai fratelli le decisioni importanti. Ma sapevo che non gli sfuggiva nulla. Una presenza silenziosa ma determinante al tempo stesso.

Mi allontanai nei corridoi rimuginando e salutando le poche Guardie che mi conoscevano con fare distratto quando un voce stupita mi chiamo “Edward”.
Mi voltai e mi vidi venire in contro Pamela.
Rimasi fermo non sapendo bene come comportarmi. L'ultima volta che l'avevo vista mi era letteralmente saltata addosso e solo la presenza di Rubens mi aveva permesso di evitare il suo assalto.
Certo la colpa era la mia.
L'avevo sedotta per rubarle la password del computer e lei quando era stata trasformata per punizione si era illusa di essere un qualcosa di più per me.
Quando poi le avevo spiegato come stavano le cose mi aveva giurato vendetta e che in un modo o nell'altro sarei stato suo.
Mi irrigidì pronto a difendermi.
Non avevo alcuna intenzione di lasciarmi baciare o di avere una qualsiasi storia con lei.
Oltre a non piacermi, il mio cuore era già abbastanza lacerato senza aggiungere lei alla lista.

Ma contrariamente a quanto mi aspettassi si avvicinò tranquilla sorridendomi come se ci fossimo salutati da ottimi amici.
Ciao Edward. Sei tornato” mi disse allegra.
Annui ed entrai nei suoi pensieri. Non mi aspettavo nulla di diverso, voleva avermi a tutti i costi.
Rinunciaci Pamela. Non perdere tempo con me è una battaglia persa la tua” le risposi per mettere subito in chiaro cosa pensassi.
Lei annui e sempre sorridendo si avvicinò di più a me.
Non temere Edward. Mi sono fidanzata con Lucio e non provo più nulla per te” mi disse.
Restai in silenzio, sentivo i suoi pensieri vorticare, non era una bugia ma neanche la verità.
Sospirai. “Pamela....leggo nei pensieri” le risposi divertito dalla sua espressione stupita.
Fece una smorfia. “Poco male Edward” mi disse allungando la mano e posandomela sul petto.
Arretrai appoggiandomi con la schiena sul muro del corridoio.
Cosa stai facendo?” dissi stupito mentre sentivo il mio respiro diventare veloce.
Scrollai la testa per riordinare le idee che sembravano essere diventate improvvisamente confuse mentre sentivo crescere in me il desiderio di baciarla e i calzoni tirare all'altezza dell'inguine.
Mi stai per baciare Edward” mi disse prima di posare le sue labbra sulle mie. Avrei voluto ritrarmi da quel contatto ma qualcosa mi stava spingendo a ricambiare il suo bacio mentre la stringevo a me.
Le mie labbra si attaccarono alle sue vogliose e impazienti.
Una sua mano si posò dietro al mio collo iniziando a giocare con i miei capelli mentre l'altra scivolava languida sui pantaloni facendomi tremare dal desiderio.
Non riuscivo a ragionare con chiarezza, ero preso da una voglia disperata di toccarla e di liberarmi dai vestiti mentre sentivo il mio membro pulsare dolorosamente smanioso di possederla. Le mie mani si posarono sui suoi glutei cercando di farsi strada sulla pelle liscia del sedere alla ricerca del suo luogo nascosto.
Pamela che stai facendo? Staccati subito da lui !!” la voce forte di Rubens accompagnarono le sue mani che presero Pamela per le spalle strattonandola via da me.
Sobbalzai e presi fiato mentre riprendevo, confuso, nuovamente contatto con la realtà come se mi fossi appena svegliato da un sogno.
Mi pulii la bocca con il dorso della mano schifato dal contatto avuto con lei, mentre li fissavo chiedendomi che cosa fosse accaduto in realtà.
Sapevo che ci avresti provato. Avevo ordine di tenerti d'occhio. Vai subito nella tua stanza e restaci mentre vado a fare rapporto. Non ti è consentito usare il tuo potere sulle Guardie dovresti saperlo ormai” la voce di Rubens non ammetteva repliche mentre Pamela gli sorrideva per nulla intimorita.
Come vuoi Rubens. A più tardi Edward... magari la prossima volta non ci interromperà nessuno” mi sibilò contro mandandomi un bacio con la mano mentre si allontanava di corsa.
Guardai Rubens ancora confuso.
Lui sospiro e si rivolse a me “Tutto bene Edward?” mi chiese gentile.
Annui “Si....adesso si. Ma non capisco cosa mi sia preso” chiesi ancora stupito guardandolo e aspettando una spiegazione da lui.
Pamela ha sviluppato in questi mesi un potere particolare. Che non riusciamo a imbrigliare” mi disse scuotendo la testa chiaramente irritato.
Non avremmo dovuto trasformarla e se non sta attenta saremo costretti a sopprimerla” disse chiaramente infastidito dagli atteggiamenti della bella vampira.
Quale potere ?” chiesi cercando di capire che cosa mi era successo mentre sentivo il mio corpo teso iniziare a rilassarsi
Non ti devi far sfiorare da lei, Edward. Perché vedi basta toccarla o anche solo sfiorarla che cadi sotto il suo dono” mi disse.
Strinsi gli occhi cercando di fare chiarezza nei miei ricordi “E sarebbe?” chiesi incuriosito.
Non ti sei accorto?” mi domandò divertito .
Stetti in silenzio un attimo ma quello che era appena successo era solo un vago ricordo coperto da ombre “Temo di no” dissi.
Stavi per fare l'amore per lei e se non ti avessi fermato le saresti saltato addosso nel giro di poco” disse guardandomi ridacchiando nel vedermi sgranare gli occhi dalla sorpresa.
Ma...” feci per protestare, ma lui mi zittì invitandomi a guardare i miei pantaloni.
Non essere imbarazzato Edward, l'ha fatto con quasi tutti, ma non c'è verso di bloccarla. Anche perché non viene mai punita” disse fra i denti irritato.
E perché mai ?” gli domandai stupito e irato con me stesso per quello che stavo per combinare nel corridoio.
Perché è sotto la protezione di Caius. E quindi al massimo viene solo rimproverata... nulla di più” disse scuotendo la testa.
Non era una bella notizia quella che mi aveva dato, ci mancava solo Pamela con il suo strano dono a complicare la mia vita.
E dopo averlo ringraziato, sia per il suo intervento sia per l'avvertimento, ci salutammo.
Avrei dovuto stare attento ovviamente, ma almeno avevo scoperto di avere un altro amico all'interno della Rocca oltre ad una vampira assatanata che mi dava la caccia e che avrebbe cercato d'insidiarmi in ogni momento.

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