Edward
Sempre
con Rebecca per mano segui Demetri nel corridoio buio.
Quando
sbucammo in fondo al corridoio tortuoso rimasi a bocca aperta.
Non
avevo mai visto una stanza così bella!
Il
soffitto era interamente affrescato, e le figure e i colori
brillavano nella luce che proveniva da tante piccole finestre aperte
vicino al soffitto della stanza circolare.
Le
pareti erano affrescate con cura e riprendevano scene di vita
quotidiana medioevale. Ma guardando attentamente sembrava che i
soggetti fossero i Signori di Volterra e le loro mogli.
Uno
spesso arazzo pendeva dal soffitto coprendo un intera parete.
Su
di esse ricamato con fili d'oro e d'argento lo stemma dei Volturi
brillava vivacemente.
Davanti
all'arazzo seduti su tre troni di legno di olivo e noce intarsiati
finemente sedevano I Signori di Volterra.
Davanti
a loro, con le mantelline bordate di vari colori a seconda
dell'incarico, l'intera Guardia Reale era girata a guardarci.
Rimasi
fermo, in soggezione, di fronte alla manifestazione di tanta potenza.
“Edward,
finalmente! Bene, vedo che sei riuscito a trovarlo Demetri. Vieni
avanti ragazzo!!” la voce di Aro era cordiale ed io a sentire
il
mio nome mi riscossi.
Con
passi lenti mi diressi verso Aro e feci per inginocchiarmi ai suoi
piedi.
“No.
Edward. Non sei stato portato qui per questo” la voce di Aro
era
divertita “sei una Guardia Reale e come tale sei stato
convocato
”.
Lo
guardai stupito.
Aro
mi indicò la mantellina che Rebecca mi aveva sistemato e
sorridendo
prosegui “ Amici carissimi, credo che voi tutti conosciate
Edward. Il suo dono e le sue gesta credo abbiano
raggiunto tutti
voi”
Sul
volto dei presenti era apparso un sorrisino divertito. Solo Jane mi
squadrava con disgusto.
“Ma
prima di procedere” continuò “credo sia
giusto presentarvi a
lui.
Carissimo Edward, conosci perfettamente la nostra Jane, il nostro Felix, Demetri, Chelsea, Renata e Haidi che si occupa dei “rifornimenti”. Purtroppo ultimamente hai conosciuto anche Oliver il nostro medico.
Sono lieto invece di farti fare la conoscenza di Ilmi e Kong che si occupano dell'addestramento delle Guardie. Nonché di Anna e Rubens preposti al controllo e creazione dei neonati. E infine ultimo, ma non ultimo per importanza, ti voglio presentare Adams. Lui è la nostra memoria, lui è il più vecchio tra di noi, è il nostro storico.
Come puoi vedere sono tutte Guardie Reali proprio come te e Rebecca, e siete tutti stati convocati per discutere una grave emergenza”
Carissimo Edward, conosci perfettamente la nostra Jane, il nostro Felix, Demetri, Chelsea, Renata e Haidi che si occupa dei “rifornimenti”. Purtroppo ultimamente hai conosciuto anche Oliver il nostro medico.
Sono lieto invece di farti fare la conoscenza di Ilmi e Kong che si occupano dell'addestramento delle Guardie. Nonché di Anna e Rubens preposti al controllo e creazione dei neonati. E infine ultimo, ma non ultimo per importanza, ti voglio presentare Adams. Lui è la nostra memoria, lui è il più vecchio tra di noi, è il nostro storico.
Come puoi vedere sono tutte Guardie Reali proprio come te e Rebecca, e siete tutti stati convocati per discutere una grave emergenza”
Ero
rimasto fermo a metà stanza intimorito e disorientato.
Rebecca, che
non aveva mollato la mia mano un attimo, mi tirò di lato
vicino a
Felix.
Velocemente
mi guardai intorno e notai che dietro ai troni, in piedi, c'erano le
mogli mentre altre cinque Guardie Reali stavano in silenzio
appoggiate alla parete. La loro mantella era bordata di rosso scuro e
fra di loro riconobbi Malik. Sapevo che quest'ultimo si occupava di
questioni finanziarie e ne dedussi che il rosso simboleggiava
l'ordinaria amministrazione di Volterra. Erano presenti ma non
sarebbero intervenuti nella discussione. Non era quello il loro
compito.
Stavo
studiando la situazione incuriosito quando i miei occhi si
soffermarono su Ilmi e Kong. Il primo di origine africana era alto
quanto Felix anche se non così largo. Le cicatrici che
spuntavano
dal collo e dalle maniche mi facevano pensare che fosse un osso duro.
Anche Kong, aveva un aria severa, ma i lineamenti orientali
rendevano il suo viso simpatico anche se su di esso spiccava una
chiara cicatrice posizionata sulla fronte. Incrociai i loro sguardi
e vidi una traccia di divertimento nei loro occhi rossi mente mi
fissavano studiandomi a loro volta.
Ero
a disagio. Non mi ero mai considerato una Guardia, e l'essere
convocato in un Consiglio era per me incomprensibile.
Che
ci stavo a fare io lì?
Allo
scadere dei tre mesi sarei ritornato a casa dalla mia famiglia. Non
aveva senso tutto questo... eppure per la prima volta sentii quasi
fisicamente il medaglione pesare sul collo, il simbolo di quello che
mio malgrado ero diventato .
Ero
una Guardia Reale che lo volessi o meno e non lo potevo più
negare nemmeno a me stesso.
Ero
perso nelle mie considerazioni quando la mia attenzione venne
richiamata alla realtà da Rebecca che mi strinse forte una
mano
strattonandomi.
“Come sicuramente sapete. Due
giorni fa è accaduto un fatto grave. E '
per questo che abbiamo deciso di convocarvi qui.
Alcuni di voi sono all'oscuro degli avvenimenti recenti per cui è giusto che sentiate l'intera storia dall'inizio.” Aro tacque assorto mentre Adams si portò nel centro della stanza e fissandoci con i suoi occhi rossi iniziò a parlare soavemente.
Alcuni di voi sono all'oscuro degli avvenimenti recenti per cui è giusto che sentiate l'intera storia dall'inizio.” Aro tacque assorto mentre Adams si portò nel centro della stanza e fissandoci con i suoi occhi rossi iniziò a parlare soavemente.
Come
età apparente aveva sui quarant'anni, ma la pelle bianca e
quasi
trasparente e gli occhi profondi e velati dimostravano che in
realtà
quel vampiro doveva essere molto vecchio.
“Come sapete, l'odio tra vampiri e licantropi risale a moltissimi anni fa.
Nessuno sa con esattezza come iniziò la nostra faida. Ma da sempre ci siamo combattuti e uccisi. Il nostro istinto stesso ci porta a diffidare e a combattere questi esseri mostruosi e nei secoli passati eravamo convinti di averli estirpati dal mondo.
Ma come un virus o una piaga ogni tanto essi risaltano fuori dalle pieghe del tempo, mutati e cambiati dalla natura stessa.”
“Come sapete, l'odio tra vampiri e licantropi risale a moltissimi anni fa.
Nessuno sa con esattezza come iniziò la nostra faida. Ma da sempre ci siamo combattuti e uccisi. Il nostro istinto stesso ci porta a diffidare e a combattere questi esseri mostruosi e nei secoli passati eravamo convinti di averli estirpati dal mondo.
Ma come un virus o una piaga ogni tanto essi risaltano fuori dalle pieghe del tempo, mutati e cambiati dalla natura stessa.”
Mentre
parlava un brivido mi scese lungo la schiena. L'odio che traspariva
da quella voce, mi diede il voltastomaco. Io convivevo normalmente
con i licantropi e uno di essi lo consideravo mio fratello e presto
sarebbe diventato il mio genero.
“Gli
ultimi che abbiamo incontrato, erano con te Edward. Tu li conosci e
hai avuto modo di studiarli. Cosa puoi dirci di loro?” la
voce di
Caius era ferma e severa.
Non
mi piaceva il suo tono inquisitorio.
Poteva essere pericoloso rivelargli troppi segreti o ancora di
più
accostare i miei licantropi a quelli così odiati da loro.
Per
cui iniziai a parlare lentamente vagliando accuratamente ogni parola
“Non sono licantropi. Questo già lo sapete. Sono muta-forma. Non hanno nulla in comune con essi. Si trasformano quando vogliono, non sono velenosi ne per gli uomini ne per noi. Il loro cambiare è un difetto genetico che si trasmette da padre in figlio. La loro pericolosità deriva dalla forza e dall'agire in branco. E convivono pacificamente con noi” già pensai, fin troppo pacificamente.
“Non sono licantropi. Questo già lo sapete. Sono muta-forma. Non hanno nulla in comune con essi. Si trasformano quando vogliono, non sono velenosi ne per gli uomini ne per noi. Il loro cambiare è un difetto genetico che si trasmette da padre in figlio. La loro pericolosità deriva dalla forza e dall'agire in branco. E convivono pacificamente con noi” già pensai, fin troppo pacificamente.
Caius
grugni quello che probabilmente era un insulto.
“Edward
ha ragione Caius. Il problema che dobbiamo affrontare è
diverso. I
muta-forma di Edward non hanno nulla in comune con i nostri
nemici.” la voce di Aro era conciliante “ loro non
sono come i licantropi
che ci hanno attaccato due giorni fa.”
Lo
guardai sconcertato. Quegli esseri erano uomini non lupi!! Che
connessione c'era con i licantropi? Perché affermava
appartenessero
a questa ultima categoria? Era notte quando erano stati ricevuti
eppure non si erano trasformati per attaccare!!!!! Forse
assomigliavano a Jacob e i suoi fratelli più di quanto
potessi
immaginare?? Ma no... erano tante le differenze. La loro mente era
staccata non erano un branco. Ed erano pericolosi, molto più
pericolosi di Jacob. Potevano ferire e uccidere in forma
umana!!
Ero confuso e sconcertato.
Ero confuso e sconcertato.
“Credo
che sia necessario fare un passo indietro Aro, per permettere ad
Edward e agli altri di capire la situazione. Vedo dal loro sguardo
che non riescono a capire il perché siamo convinti che
questi esseri
possano essere una forma mutata di licantropi. Vai avanti
Adams” la voce tranquilla e calda proveniva da Marcus che mi
stava fissando
assorto.
Chissà
se aveva letto il legame emotivo che mi legava a Jacob?
Lo
storico riprese il discorso da dove si era interrotto “Dicevo
che
eravamo convinti della loro estinzione, ma quattro mesi fa iniziarono
le prime scomparse. Nella zona degli Urali, dove i monti sono
più
impervi, un clan di Vampiri che si era sistemato in zona, venne
distrutto. All'inizio non demmo peso alla cosa, ma con l'andare del
tempo, gli omicidi a scapito della nostra razza in quella zona
aumentarono vistosamente. Mandammo allora una squadra di tre Guardie
ma nessuno di loro fece ritorno.
Con discrezione iniziai a raccogliere notizie e il quadro che si venne a formare fu terrificante.
Un intero paese è stato contagiato dal loro morbo. Di giorno sembra un piccolo paesino normale , composto da pochi abitanti tranquilli, ma quando cala la sera, questi esseri hanno la possibilità di trasformarsi in lupi e si sfamano degli umani dei villaggi vicini.
Il problema è che non usano nessuna prudenza e le autorità hanno iniziato ad indagare.
Ora, come voi sapete, non possiamo permetterci di far diventare realtà quello che i semplici mortali considerano favole per bambini.
Abbiamo inviato altre Guardie come spie ma nessuno è mai tornato fino a un mese fa quando si è presentato Jons.
Il poco che vi ho raccontato è quello che lui ha riferito a Oliver prima di morire tra atroci tormenti . Sul suo petto a unghiate era incisa la seguente frase : Il signore della luna”.
Con discrezione iniziai a raccogliere notizie e il quadro che si venne a formare fu terrificante.
Un intero paese è stato contagiato dal loro morbo. Di giorno sembra un piccolo paesino normale , composto da pochi abitanti tranquilli, ma quando cala la sera, questi esseri hanno la possibilità di trasformarsi in lupi e si sfamano degli umani dei villaggi vicini.
Il problema è che non usano nessuna prudenza e le autorità hanno iniziato ad indagare.
Ora, come voi sapete, non possiamo permetterci di far diventare realtà quello che i semplici mortali considerano favole per bambini.
Abbiamo inviato altre Guardie come spie ma nessuno è mai tornato fino a un mese fa quando si è presentato Jons.
Il poco che vi ho raccontato è quello che lui ha riferito a Oliver prima di morire tra atroci tormenti . Sul suo petto a unghiate era incisa la seguente frase : Il signore della luna”.
Adams
tacque e un brivido di paura mi scese lungo la schiena.
L'idea
che esistessero degli esseri così forti da poter non solo
uccidere
un vampiro ma incidere sulla sua pelle un messaggio mi terrorizzava.
Calò
un silenzio carico di emozione “Purtroppo non ha fatto in
tempo a
raccontare molto. Quando si è presentato stava malissimo.
Soltanto
in un secondo tempo ho capito che la causa doveva essere il morso che
ho trovato sulla sua gamba. Quegli esseri non solo sono tanto forti
da uccidere in forma umana, come abbiamo visto di persona, ma in
forma di lupo il loro morso velenoso è per noi mortale e le
loro
unghie sono in grado di fare a brandelli la nostra pelle.”
Oliver
aveva riassunto il loro potenziale senza distogliere gli occhi dal
mio viso.
Questa
volta il silenzio caricò di tensione vanne interrotto da
Caius “
Ho capito male o il loro veleno non uccide immediatamente Oliver? E
sei riuscito a trovare un antidoto?”
Il
mio sguardo volò su Oliver come quello di tutti i presenti
“Hai
capito bene saggio Caius. Il veleno uccide lentamente ma
inesorabilmente fra atroci tormenti.
Sto ancora studiando su antichi libri per cercare un antidoto universale. Spero di trovarlo presto, ma è difficile riuscire a crearlo. Sembra sia necessario bere per diverso tempo e diversi giorni il veleno, mischiato ad aceto e sangue, del licantropo responsabile della ferita. Questo ovviamente rende le cose assai complicate. Perché non sempre si riesce a recuperare il corpo del licantropo in questione o il suo veleno. Le leggende riportano che i vampiri morsi venivano spesso uccisi dai compagni per evitare i tormenti dal momento se non si riusciva a recuperare il veleno necessario”
Sto ancora studiando su antichi libri per cercare un antidoto universale. Spero di trovarlo presto, ma è difficile riuscire a crearlo. Sembra sia necessario bere per diverso tempo e diversi giorni il veleno, mischiato ad aceto e sangue, del licantropo responsabile della ferita. Questo ovviamente rende le cose assai complicate. Perché non sempre si riesce a recuperare il corpo del licantropo in questione o il suo veleno. Le leggende riportano che i vampiri morsi venivano spesso uccisi dai compagni per evitare i tormenti dal momento se non si riusciva a recuperare il veleno necessario”
Nessuno fiatava tutti stavamo pensando che se fossimo stati morsi era praticamente nulla la possibilità di salvarsi e la morte sarebbe venuta per mano dei compagni o fra atroci tormenti.
“E
adesso, circa due mesi fa abbiamo mandato Alec, con tre guardie a
parlamentare con il Signore della Luna. La risposta è stata
che
avrebbero tenuto Alec con loro se noi avessimo permesso di ricevere
una loro delegazione per parlare direttamente con noi... Sapete
tutti, quale era in realtà il loro scopo!!” A
parlare era stato
Caius che non levava gli occhi di dosso da Jane, che sentivo
ringhiare costantemente.
“Ed
ecco il perché siamo qui riuniti.” a prendere la
parola era stato
Aro “ La loro venuta è stata un vantaggio. Abbiamo
saputo che
Alec è ancora vivo, benché loro prigioniero. E
abbiamo potuto
vedere il loro modo di combattere in forma umana. Abbiamo avuto
inoltre la conferma che sono in grado di trasformarsi da lupi a loro
piacimento esattamente come i tuoi amici Edward e non obbligati dalla
luna come i vecchi licantropi.”
E
dopo un attimo di pausa per dare enfasi riprese “Ora che
sapete,
dobbiamo decidere come agire. Non possiamo lasciare impunito il loro
attacco. Siamo chiamati a svolgere il nostro ruolo di protettori
dell'intera razza dei vampiri e non possiamo tirarci indietro.
Attaccheremo
e annienteremo quel covo di esseri immondi”
E
le sue parole penetrarono nelle nostre menti e aprirono ai nostri
occhi una spiacevole verità.
Stava
per scoppiare un guerra che avrebbe coinvolto l'intera Guardia di
Volterra. Una lotta difficile e senza pietà nella quale
molte
Guardie sarebbero morte.
Carlisle
Stavo
entrando in casa dall'ospedale quando sentii la voce agitata di
Jasper.
“Alice,
che hai visto?” le stava chiedendo stringendola teneramente.
Subito
mi precipitai in casa e vidi Alice in piedi con gli occhi persi in
chissà quale visione.
Mentre
tutta la famiglia si avvicinava sperando di ricevere buone notizie
Alice si riscosse e ci fissò con gli occhi sgranati dalla
sorpresa. “Ho visto Edward... combattere” .
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