martedì 12 febbraio 2013

NV Capitolo 21 – La Guardia Reale

Edward

Sempre con Rebecca per mano segui Demetri nel corridoio buio.
Quando sbucammo in fondo al corridoio tortuoso rimasi a bocca aperta.
Non avevo mai visto una stanza così bella!
Il soffitto era interamente affrescato, e le figure e i colori brillavano nella luce che proveniva da tante piccole finestre aperte vicino al soffitto della stanza circolare.
Le pareti erano affrescate con cura e riprendevano scene di vita quotidiana medioevale. Ma guardando attentamente sembrava che i soggetti fossero i Signori di Volterra e le loro mogli.
Uno spesso arazzo pendeva dal soffitto coprendo un intera parete.
Su di esse ricamato con fili d'oro e d'argento lo stemma dei Volturi brillava vivacemente.
Davanti all'arazzo seduti su tre troni di legno di olivo e noce intarsiati finemente sedevano I Signori di Volterra.
Davanti a loro, con le mantelline bordate di vari colori a seconda dell'incarico, l'intera Guardia Reale era girata a guardarci.
Rimasi fermo, in soggezione, di fronte alla manifestazione di tanta potenza.

Edward, finalmente! Bene, vedo che sei riuscito a trovarlo Demetri. Vieni avanti ragazzo!!” la voce di Aro era cordiale ed io a sentire il mio nome mi riscossi.
Con passi lenti mi diressi verso Aro e feci per inginocchiarmi ai suoi piedi.
No. Edward. Non sei stato portato qui per questo” la voce di Aro era divertita “sei una Guardia Reale e come tale sei stato convocato ”.
Lo guardai stupito.
Aro mi indicò la mantellina che Rebecca mi aveva sistemato e sorridendo prosegui “ Amici carissimi, credo che voi tutti conosciate Edward. Il suo dono e le sue gesta credo abbiano raggiunto tutti voi”
Sul volto dei presenti era apparso un sorrisino divertito. Solo Jane mi squadrava con disgusto.
Ma prima di procedere” continuò “credo sia giusto presentarvi a lui.
Carissimo Edward, conosci perfettamente la nostra Jane, il nostro Felix, Demetri, Chelsea, Renata e Haidi che si occupa dei “rifornimenti”. Purtroppo ultimamente hai conosciuto anche Oliver il nostro medico.
Sono lieto invece di farti fare la conoscenza di Ilmi e Kong che si occupano dell'addestramento delle Guardie. Nonché di Anna e Rubens preposti al controllo e creazione dei neonati. E infine ultimo, ma non ultimo per importanza, ti voglio presentare Adams. Lui è la nostra memoria, lui è il più vecchio tra di noi, è il nostro storico.
Come puoi vedere sono tutte Guardie Reali proprio come te e Rebecca, e siete tutti stati convocati per discutere una grave emergenza”
Ero rimasto fermo a metà stanza intimorito e disorientato. Rebecca, che non aveva mollato la mia mano un attimo, mi tirò di lato vicino a Felix.
Velocemente mi guardai intorno e notai che dietro ai troni, in piedi, c'erano le mogli mentre altre cinque Guardie Reali stavano in silenzio appoggiate alla parete. La loro mantella era bordata di rosso scuro e fra di loro riconobbi Malik. Sapevo che quest'ultimo si occupava di questioni finanziarie e ne dedussi che il rosso simboleggiava l'ordinaria amministrazione di Volterra. Erano presenti ma non sarebbero intervenuti nella discussione. Non era quello il loro compito.
Stavo studiando la situazione incuriosito quando i miei occhi si soffermarono su Ilmi e Kong. Il primo di origine africana era alto quanto Felix anche se non così largo. Le cicatrici che spuntavano dal collo e dalle maniche mi facevano pensare che fosse un osso duro. Anche Kong, aveva un aria severa, ma i lineamenti orientali rendevano il suo viso simpatico anche se su di esso spiccava una chiara cicatrice posizionata sulla fronte. Incrociai i loro sguardi e vidi una traccia di divertimento nei loro occhi rossi mente mi fissavano studiandomi a loro volta.
Ero a disagio. Non mi ero mai considerato una Guardia, e l'essere convocato in un Consiglio era per me incomprensibile.
Che ci stavo a fare io lì?
Allo scadere dei tre mesi sarei ritornato a casa dalla mia famiglia. Non aveva senso tutto questo... eppure per la prima volta sentii quasi fisicamente il medaglione pesare sul collo, il simbolo di quello che mio malgrado ero diventato .
Ero una Guardia Reale che lo volessi o meno e non lo potevo più negare nemmeno a me stesso.

Ero perso nelle mie considerazioni quando la mia attenzione venne richiamata alla realtà da Rebecca che mi strinse forte una mano strattonandomi.
Come sicuramente sapete. Due giorni fa è accaduto un fatto grave. E ' per questo che abbiamo deciso di convocarvi qui.
Alcuni di voi sono all'oscuro degli avvenimenti recenti per cui è giusto che sentiate l'intera storia dall'inizio.” Aro tacque assorto mentre Adams si portò nel centro della stanza e fissandoci con i suoi occhi rossi iniziò a parlare soavemente.
Come età apparente aveva sui quarant'anni, ma la pelle bianca e quasi trasparente e gli occhi profondi e velati dimostravano che in realtà quel vampiro doveva essere molto vecchio.
Come sapete, l'odio tra vampiri e licantropi risale a moltissimi anni fa.
Nessuno sa con esattezza come iniziò la nostra faida. Ma da sempre ci siamo combattuti e uccisi. Il nostro istinto stesso ci porta a diffidare e a combattere questi esseri mostruosi e nei secoli passati eravamo convinti di averli estirpati dal mondo.
Ma come un virus o una piaga ogni tanto essi risaltano fuori dalle pieghe del tempo, mutati e cambiati dalla natura stessa.”
Mentre parlava un brivido mi scese lungo la schiena. L'odio che traspariva da quella voce, mi diede il voltastomaco. Io convivevo normalmente con i licantropi e uno di essi lo consideravo mio fratello e presto sarebbe diventato il mio genero.
Gli ultimi che abbiamo incontrato, erano con te Edward. Tu li conosci e hai avuto modo di studiarli. Cosa puoi dirci di loro?” la voce di Caius era ferma e severa. 
Non mi piaceva il suo tono inquisitorio. Poteva essere pericoloso rivelargli troppi segreti o ancora di più accostare i miei licantropi a quelli così odiati da loro.
Per cui iniziai a parlare lentamente vagliando accuratamente ogni parola
Non sono licantropi. Questo già lo sapete. Sono muta-forma. Non hanno nulla in comune con essi. Si trasformano quando vogliono, non sono velenosi ne per gli uomini ne per noi. Il loro cambiare è un difetto genetico che si trasmette da padre in figlio. La loro pericolosità deriva dalla forza e dall'agire in branco. E convivono pacificamente con noi” già pensai, fin troppo pacificamente.
Caius grugni quello che probabilmente era un insulto.
Edward ha ragione Caius. Il problema che dobbiamo affrontare è diverso. I muta-forma di Edward non hanno nulla in comune con i nostri nemici.” la voce di Aro era conciliante “ loro non sono come i licantropi che ci hanno attaccato due giorni fa.”
Lo guardai sconcertato. Quegli esseri erano uomini non lupi!! Che connessione c'era con i licantropi? Perché affermava appartenessero a questa ultima categoria? Era notte quando erano stati ricevuti eppure non si erano trasformati per attaccare!!!!! Forse assomigliavano a Jacob e i suoi fratelli più di quanto potessi immaginare?? Ma no... erano tante le differenze. La loro mente era staccata non erano un branco. Ed erano pericolosi, molto più pericolosi di Jacob. Potevano ferire e uccidere in forma umana!!
Ero confuso e sconcertato.
Credo che sia necessario fare un passo indietro Aro, per permettere ad Edward e agli altri di capire la situazione. Vedo dal loro sguardo che non riescono a capire il perché siamo convinti che questi esseri possano essere una forma mutata di licantropi. Vai avanti Adams” la voce tranquilla e calda proveniva da Marcus che mi stava fissando assorto.
Chissà se aveva letto il legame emotivo che mi legava a Jacob?
Lo storico riprese il discorso da dove si era interrotto “Dicevo che eravamo convinti della loro estinzione, ma quattro mesi fa iniziarono le prime scomparse. Nella zona degli Urali, dove i monti sono più impervi, un clan di Vampiri che si era sistemato in zona, venne distrutto. All'inizio non demmo peso alla cosa, ma con l'andare del tempo, gli omicidi a scapito della nostra razza in quella zona aumentarono vistosamente. Mandammo allora una squadra di tre Guardie ma nessuno di loro fece ritorno.
Con discrezione iniziai a raccogliere notizie e il quadro che si venne a formare fu terrificante.
Un intero paese è stato contagiato dal loro morbo. Di giorno sembra un piccolo paesino normale , composto da pochi abitanti tranquilli, ma quando cala la sera, questi esseri hanno la possibilità di trasformarsi in lupi e si sfamano degli umani dei villaggi vicini.
Il problema è che non usano nessuna prudenza e le autorità hanno iniziato ad indagare.
Ora, come voi sapete, non possiamo permetterci di far diventare realtà quello che i semplici mortali considerano favole per bambini.
Abbiamo inviato altre Guardie come spie ma nessuno è mai tornato fino a un mese fa quando si è presentato Jons.
Il poco che vi ho raccontato è quello che lui ha riferito a Oliver prima di morire tra atroci tormenti . Sul suo petto a unghiate era incisa la seguente frase : Il signore della luna”.
Adams tacque e un brivido di paura mi scese lungo la schiena.
L'idea che esistessero degli esseri così forti da poter non solo uccidere un vampiro ma incidere sulla sua pelle un messaggio mi terrorizzava.
Calò un silenzio carico di emozione “Purtroppo non ha fatto in tempo a raccontare molto. Quando si è presentato stava malissimo. Soltanto in un secondo tempo ho capito che la causa doveva essere il morso che ho trovato sulla sua gamba. Quegli esseri non solo sono tanto forti da uccidere in forma umana, come abbiamo visto di persona, ma in forma di lupo il loro morso velenoso è per noi mortale e le loro unghie sono in grado di fare a brandelli la nostra pelle.” Oliver aveva riassunto il loro potenziale senza distogliere gli occhi dal mio viso.
Questa volta il silenzio caricò di tensione vanne interrotto da Caius “ Ho capito male o il loro veleno non uccide immediatamente Oliver? E sei riuscito a trovare un antidoto?”
Il mio sguardo volò su Oliver come quello di tutti i presenti “Hai capito bene saggio Caius. Il veleno uccide lentamente ma inesorabilmente fra atroci tormenti.
Sto ancora studiando su antichi libri per cercare un antidoto universale. Spero di trovarlo presto, ma è difficile riuscire a crearlo. Sembra sia necessario bere per diverso tempo e diversi giorni il veleno, mischiato ad aceto e sangue, del licantropo responsabile della ferita. Questo ovviamente rende le cose assai complicate. Perché non sempre si riesce a recuperare il corpo del licantropo in questione o il suo veleno. Le leggende riportano che i vampiri morsi venivano spesso uccisi dai compagni per evitare i tormenti dal momento se non si riusciva a recuperare il veleno necessario”

Nessuno fiatava tutti stavamo pensando che se fossimo stati morsi era praticamente nulla la possibilità di salvarsi e la morte sarebbe venuta per mano dei compagni o fra atroci tormenti.
E adesso, circa due mesi fa abbiamo mandato Alec, con tre guardie a parlamentare con il Signore della Luna. La risposta è stata che avrebbero tenuto Alec con loro se noi avessimo permesso di ricevere una loro delegazione per parlare direttamente con noi... Sapete tutti, quale era in realtà il loro scopo!!” A parlare era stato Caius che non levava gli occhi di dosso da Jane, che sentivo ringhiare costantemente.
Ed ecco il perché siamo qui riuniti.” a prendere la parola era stato Aro “ La loro venuta è stata un vantaggio. Abbiamo saputo che Alec è ancora vivo, benché loro prigioniero. E abbiamo potuto vedere il loro modo di combattere in forma umana. Abbiamo avuto inoltre la conferma che sono in grado di trasformarsi da lupi a loro piacimento esattamente come i tuoi amici Edward e non obbligati dalla luna come i vecchi licantropi.”
E dopo un attimo di pausa per dare enfasi riprese “Ora che sapete, dobbiamo decidere come agire. Non possiamo lasciare impunito il loro attacco. Siamo chiamati a svolgere il nostro ruolo di protettori dell'intera razza dei vampiri e non possiamo tirarci indietro.
Attaccheremo e annienteremo quel covo di esseri immondi”
E le sue parole penetrarono nelle nostre menti e aprirono ai nostri occhi una spiacevole verità.
Stava per scoppiare un guerra che avrebbe coinvolto l'intera Guardia di Volterra. Una lotta difficile e senza pietà nella quale molte Guardie sarebbero morte.


Carlisle

Stavo entrando in casa dall'ospedale quando sentii la voce agitata di Jasper.
Alice, che hai visto?” le stava chiedendo stringendola teneramente.
Subito mi precipitai in casa e vidi Alice in piedi con gli occhi persi in chissà quale visione.
Mentre tutta la famiglia si avvicinava sperando di ricevere buone notizie Alice si riscosse e ci fissò con gli occhi sgranati dalla sorpresa. “Ho visto Edward... combattere” .

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