Carlisle
Non
avevamo più avuto
notizie di Edward. Tenevamo la posta elettronica sotto controllo in
continuazione, ma nulla. Non aveva più scritto.
Speravamo
solo che non lo
avessero scoperto e punito, ma non potevamo saperlo, solo sperare.
La
vita andava avanti
come se niente fosse.
I
ragazzi andavano
all'università ed io in ospedale come se non fosse successo
nulla.
La
sera dopo che avevamo
ricevuto l' e-mail Esme mi aveva messo con le spalle al muro e non
potendo mentirle avevo raccontato tutto.
Le
avevo anche spiegato i
miei dubbi e le mie paure ma lei mi aveva guardato seria in viso.
“Edward, non farebbe mai una cosa così a Bella e
Nessi, mi rifiuto
di crederlo. E così dovreste fare anche tu ed Alice. Guai a
voi
se provate solo lontanamente ad instaurare un simile dubbio in Bella.
Non azzardarti mai più a fare o pensare a una cosa simile
Carlisle
Cullen, se vuoi avere ancora una moglie al tuo fianco”
Non
l'avevo mai vista
così arrabbiata. Mi aveva ringhiato contro snudando i denti
poi si
era allontanata e sapevo che avrebbe fatto la stessa scenata ad
Alice.
Non
l'avevo più vista,
era stata fuori tutta la notte.
Non
era un comportamento
normale per Esme, ma non volevo andarla a cercare.
Non
che mi fossi offeso,
ma perché sapevo che avrebbe voluto stare da sola.
Il
mattino dopo mi stavo
vestendo per andare in ospedale quando entrò dalla finestra.
Non
disse una parola si
avvicinò e mi bacio. “Scusa Carlisle. Ma non posso
credere che
Edward, possa solo lontanamente pensare di tradire Bella”
“Hai
ragione tu Esme. E' da pazzi pensare una cosa simile ma è
che ho paura. Ho paura per
lui, paura di perderlo” mormorai.
Lei
mi strinse più forte
“Anch'io”
Non
ne parlammo più. E per diverso tempo questi dubbi non
sarebbero saltati nuovamente
fuori.
I
giorni passarono e
ancora una volta fu Alice a darci notizie.
Era
eccitatissima e
all'inizio non riuscimmo neanche a capire di cosa stava parlando.
Saltava come una bambina sbaciucchiando Jasper e invitando tutta la
famiglia fare le valigie.
“Andiamo,
andiamo. Dobbiamo partire. Dove sono Renesmee e Jacob? Se vogliamo
prendere
il primo aereo dobbiamo muoverci. Carlisle chiama in ospedale,
prenditi ferie. Forza perché non vi muovete?”
Eravamo
tutti fermi.
Nessuno aveva capito che cosa stava succedendo e anche Jasper che la
teneva fra le braccia aveva l'aria confusa.
“Alice,
non abbiamo
capito nulla” le mormorò tenero.
Lei
sbuffò. “Edward.
Ho visto Edward.”
“A
questo ci siamo
arrivati Alice.” le dissi paziente “E' il resto che
non capiamo”
“Andrà
a Firenze. L'ho
visto sul Ponte Vecchio. Possiamo vederlo, incontrarlo, se ci
muoviamo lo troveremo là. Su forza sbrigatevi non abbiamo
tanto
tempo.”
Poi
si guardò intorno
stupita, nessuno di noi si era mosso.
“No
Alice. Glielo
abbiamo promesso. Non lo cercheremo” a parlare era stato
Jasper
“Ma
siete impazziti? Non avete capito... Lo possiamo incontrare, salutare.
Bella hai la
possibilità di vederlo.”
Vidi
Bella chiudere gli
occhi un attimo poi con un gran sospiro rispose ad Alice “No.
Gli
ho promesso che sarei stata qua al sicuro. Lui si agiterebbe,
probabilmente ha qualche missione da svolgere, non possiamo
interferire.”
“Anche
voi la pensate
come lei?” si girò guardandoci negli occhi a
cercare qualche
assenso. Ma non ne trovò. Nessuno voleva tradire la propria
parola
data ad Edward.
“Che
bravi. Potrebbe
essere nei guai. E non volete muovervi?” adesso era furente
“Alice,
hai visto che è
nei guai?” le chiesi paziente
“No”
ammise di
malavoglia “l'ho visto fissare assorto il fiume. Era da solo,
ma
qualcuno deve averlo chiamato perché si è girato
sorridente e si è
avviato.”
“E
allora questo chiude
la discussione” intervenne Jasper “non andremo e
neanche tu.”
Lei
si voltò piccata e
gli fece una linguaccia, poi si allontanò chiaramente
infastidita.
“Se
non altro sappiamo
che è uscito a fare due passi e che non è chiuso
in quei corridoi
bui” sorrise Esme. Si ricordava con orrore il gelo e il buio
della
Rocca quando assieme eravamo andati a recuperarci il nostro figliolo.
Considerammo
la
discussione chiusa e ognuno tornò alle proprie faccende,
tutti un
po' più rilassati. Solo Jasper era nervoso. Già
una volta Alice
aveva fatto di testa sua e coinvolgendo Bella si era messa in
pericolo. Ma adesso era sola ed ero convinto che se ne starebbe stata
brava qua.
Ma
quante volte un
genitore sbaglia? Spesso... troppo spesso.
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