Bella
Quando
avevo letto mi ero sentita sprofondare. Avevo sperato che fosse un
e-mail di scuse o perlomeno di spiegazioni.
Non
mi aspettavo una cosa del genere. Non potevo credere a quello che
vedevo scritto.
Un
conto era pensarci, immaginarselo.
Un
conto era avere il sospetto che fosse reale.
Un
conto era sentirselo dire e confermare da lui.
Si
era innamorato di un 'altra.
Dopo
che per anni mi aveva giurato di essere il suo unico e infinito
amore, mi aveva voltato la faccia.
Tutto
quello che aveva detto Jasper, tutto quello che avevo sperato era
morto con quelle poche parole.
Ma
non potevo rassegnarmi. Non lo facevo per Alice o per gli altri. Gli
avrei scritto, lo avrei supplicato, perché sapevo di amarlo.
Con
calma e una freddezza che non era mia, mi misi al computer e scrissi
quello che il mio cuore mi dettava.
Carissimo
Edward,
Sono Bella.
Non posso credere a quello che hai scritto.
Non posso credere a quello che ho visto.
Posso immaginare che tu ti sia sentito solo, posso immaginare la tua voglia di compagnia e la tua possibile debolezza.
Ma non credo che tu possa aver dimenticato quanto ci amiamo.
Io ti amo, e così anche la tua famiglia.
Noi siamo disposti a perdonare... qualsiasi cosa.
Non ci interessa che tu abbia gli occhi rossi o quello che hai fatto o sei diventato.
Ti prego di ritornare a casa, di ritornare da noi. Ti aiuteremo e troveremo il modo di aggiustare tutto.
Non posso credere a quello che hai scritto.
Non posso credere a quello che ho visto.
Posso immaginare che tu ti sia sentito solo, posso immaginare la tua voglia di compagnia e la tua possibile debolezza.
Ma non credo che tu possa aver dimenticato quanto ci amiamo.
Io ti amo, e così anche la tua famiglia.
Noi siamo disposti a perdonare... qualsiasi cosa.
Non ci interessa che tu abbia gli occhi rossi o quello che hai fatto o sei diventato.
Ti prego di ritornare a casa, di ritornare da noi. Ti aiuteremo e troveremo il modo di aggiustare tutto.
Tua
per sempre
Bella
Bella
Edward
Avevo
paura di leggere la loro risposta.
Aro
aveva instillato in me il dubbio che loro non mi volessero
più.
Cosa
avrei mai potuto fare in quel caso? Niente!!
Sapevo
che il mio comportamento poteva essere equivocato, ma dovevano avere
fiducia in me. Dovevano credermi. Non potevo pensare che quello che
avevano visto potesse distruggere il loro amore e la loro stima nei
miei confronti.
Ma
avevo paura e quando aprii l'email il mio cuore mutò
tremò dal
dolore.
Non
era possibile. Non potevo crederci. Eppure era vero.
Carissimo
Edward.
Sono Bella.
Non posso credere a quello che hai scritto. Posso solo credere a quello che ho visto.
Posso immaginare che tu ti sia sentito solo, posso immaginare la tua voglia di compagnia e mi rattrista sapere che hai dimenticato quanto ci amiamo.
Le tue parole sono vuote, il tuo mentire è ormai una costante.
Non ho più fiducia in te.
Io non ti posso più amare e così anche la tua famiglia.
Noi non possiamo perdonare qualsiasi cosa.
Hai fatto le tue scelte, sei diventato un assassino e una Guardia, non c'è più posto qui per te.
Ti prego di non ritornare a casa saresti causa solo di altro dolore.
Non posso credere a quello che hai scritto. Posso solo credere a quello che ho visto.
Posso immaginare che tu ti sia sentito solo, posso immaginare la tua voglia di compagnia e mi rattrista sapere che hai dimenticato quanto ci amiamo.
Le tue parole sono vuote, il tuo mentire è ormai una costante.
Non ho più fiducia in te.
Io non ti posso più amare e così anche la tua famiglia.
Noi non possiamo perdonare qualsiasi cosa.
Hai fatto le tue scelte, sei diventato un assassino e una Guardia, non c'è più posto qui per te.
Ti prego di non ritornare a casa saresti causa solo di altro dolore.
Bella
Non
so quanto rimasi seduto lì a guardare il monitor, a guardare
il
vuoto.
Non
sapevo cosa rispondere. Cosa fare.
I
miei timori si erano avverati, le mie paure concretizzate.
Non
mi credevano, avevano perso la loro fiducia in me. Ma come poteva
Bella pensare che io la tradissi, che io mi fossi innamorato di un
altra??
Ero
disperato e appoggiato la testa sul computer iniziai a singhiozzare.
Non
avevo scelte davanti a me, non avevo speranze.
Mi
sentivo tradito e solo.
Sapevo
di essere cambiato, ma credevo che se mi avessero aiutato avrei
potuto ritornare quello di un tempo, ma mi ero illuso.
Forse
avevano ragione, forse non c'era ritorno per le mie scelte sbagliate.
Come
uno zombi chiusi il computer e mi alzai in piedi.
Mi
ero dimenticato i problemi fisici e mi ritrovai inginocchiato per
terra incapace di alzarmi e di combattere contro il mio destino.
Sentii
a malapena le mani di Rebecca accarezzarmi e lasciai che Demetri mi
facesse alzare e mi conducesse alla stanza come un ubriaco.
Mi
parlava ma non lo sentivo, non volevo ascoltare nulla.
La
testa mi girava, e i singhiozzi non accennavano a smettere.
Poi
mi ritrovai sdraiato sul mio letto con Rebecca che mi teneva stretto
a lei e mi accarezzava con fare protettivo.
La
lasciai fare, felice di quel contatto, mi sentivo solo e avevo
bisogno di sapere che almeno lei non mi avrebbe abbandonato. Avevo
bisogno della sua sicurezza e della sua presenza.
E
lei, consapevole del mio bisogno disperato, mi cullò
finché il
buio non scese a lenire le mie ferite dell'animo.
Bella
Attendemmo
una sua e-mail. Rimanemmo attaccati al computer per ore. Ma
nulla.
Non si era degnato neanche di risponderci.
La
rabbia che avevo cercato di dominare, che il mio amore per lui aveva
imbrigliato riesplose in tutta la sua potenza.
Ecco.
Lui aveva scelto. Sarebbe rimasto a Volterra con la sua Rebecca.
Mi
alzai e andai a preparare le valigie.
Nella
nostra stanza c'era ancora il suo profumo, e non potevo più
vivere
lì.
Sapevo
di dare un dolore enorme a tutti. Sapevo che Esme si sarebbe
torturata per anni, forse secoli dietro questa storia.
Sapevo
che Alice non si sarebbe data pace e come lei, tutti gli altri.
Ma
io non potevo stare con loro. Troppi ricordi. Dovevo dimenticare e
farlo alla svelta. Sarei partita e mi sarei lasciata tutto alle
spalle limitandomi a sopravvivere per l'eternità
accompagnata dal
mio dolore infinito.
Ero
felice che Renesmee fosse stata lontana. Le avrei telefonato, le
avrei spiegato e l'avrei affidata a Jacob.
Lui
non l'avrebbe mai tradita. Lui aveva una capacità di amare
che
andava sopra ogni cosa.
Per
un attimo rimpiansi la scelta che avevo fatto quando avevo deciso di
sposare Edward. No, non era giusto. Avevo scelto per amore,
quell'amore che bruciava ancora dentro di me.
Avevo
fatto le valigie quando sentii bussare alla porta.
“Avanti” dissi
pentendomi subito della mia decisione.
Lui
era lì in piedi davanti a me con lo sguardo triste e spento.
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