martedì 12 febbraio 2013

NV Capitolo 6 - Sognando sopra l'albero

Edward

Quando arrivai al cortile mi resi conto che stava brillando il sole. Nel cortile c'erano diverse Guardie. In parecchie si voltarono a guardarci, ed io riconobbi alcune vecchie conoscenze.
Non mi presi neanche la briga di salutarli, non avevo amici tra di loro ed alcuni, come Sirius, li detestavo addirittura. Gli unici a cui feci un timido cenno furono Felix e Demetri che in disparte stavano discutendo animatamente assieme a Jane.
Non mi interessavano i loro discorsi e di certo non mi sarei mai avvicinato di mia spontanea volontà a quella sadica vampira. Ero invece stupito dell'assenza del suo bel gemello. Non avevo ancora incontrato Alec e mi domandavo dove fosse finito. Di solito si muovevano assieme, ma evidentemente era fuori per qualche missione. Chissà se la discussione tra le tre Guardie più alte in grado riguardava proprio quello? Scossi la testa per allontanare quei pensieri futili e mi guardai intorno.
Nulla era cambiato, sembrava che il tempo non avesse sfiorato quell'angolino di pace che tanto mi era caro.
Con passo deciso mi avvicinai al mio albero tirandomi dietro un incerta Rebecca.
Quando fui alla sua base lasciai la mano del mio Simbionte per accarezzare la viva corteccia e con un balzo saltai sui rami più bassi. Poi guardai un paio di metri più in basso. Rebecca era ferma che mi guardava scuotendo la testa. Sapevo che quello era il mio albero, nessun vampiro ci era mai salito sopra e tutti consideravano strano il mio modo di fare.
“Forza Rebecca salta. Voglio salire fino in cima e tu mi devi accompagnare se... non vuoi che cada”
Vidi un ombra di panico nei suoi occhi ambrati mentre scuoteva la testa.
“Non è difficile, sai. Non pretendo che sali altissimo solo pochi metri... poi potrò proseguire da solo. Coraggio ti aspetto” Mentre le parlavo mi guardavo in giro, avevamo gli occhi di tutte le Guardie puntati su di noi. Stavamo dando spettacolo e sicuramente per i prossimi giorni avrebbero avuto qualcosa di cui parlare. Lei mi guardò scuotendo la testa e ridacchiando, poi saltò velocissima e agilissima al mio fianco. “Ok. Grazie Rebecca. Saliamo ancora un poco” e veloce iniziai a salire sempre più in alto. Lei mi segui come un ombra, ma a pochi metri dalla cima si fermò. La guardai era più che sufficiente, potevo arrivare da solo alla punta adesso. “Grazie” sussurrai e agile salii e mi sistemai sul mio ramo preferito.
Lì chiusi gli occhi e mentre sentivo il profumo delle foglie e il vento tiepido nei capelli, ripensai alla mia famiglia e alla mia Bella.
Un piano stava facendosi strada nella mia testa.
Un piano per trovare il modo di comunicare con i miei familiari.
E intanto mi concentrai sperando che Alice potesse vedermi e tranquillizzare tutti.


Carlisle

Non avevamo più avuto notizie di Edward. Gli avevamo raccomandato di prendere il cellulare sperando che gli fosse concesso di chiamarci. Ma evidentemente qualcosa era andato storto. Supponevo che i volturi glielo avessero sequestrato, sapevamo che difficilmente gli avrebbero permesso di comunicare con noi.
Jacob e Renesmee erano fuori con Rosalie ed Emmett.
Erano andati in città a girare per negozi. Non avevano detto nulla ma supponevo che avessero iniziato a cercare le bomboniere per il matrimonio.
Bella aveva detto chiaramente che non intendeva sentirne parlare fino a che Edward non fosse tornato a casa e sapevo da Esme che Nessi voleva fare lei di testa sua lasciando fuori dai preparativi Alice.
Prevedevo guai, grossi guai.
Non era saggio scontrarsi con Alice ed Edward non avrebbe dato il consenso tanto presto.
Quella sera avrei dovuto parlare con Rosalie per ricordarle chi erano i veri genitori di Nessi.
Jasper scese per mano ad Alice che sembrava un cane bastonato. “Non mi ha detto nulla. E' andata con Rosalie, e non mi ha detto nulla. Stanno scegliendo le cose sbagliate...” sembrava disperata mentre Jasper le stringeva forte le spalle baciandola sul collo.
“Non faranno proprio niente fino a che Bella ed Edward non diranno la loro. Quindi adesso per favore non farne un dramma. Sai benissimo quanto sia attaccata Rosalie a Nessi. E se Jacob riesce a sopportarla vuol dire che non sta esagerando” stavo perdendo la pazienza.
Non avevano ancora fissato la data o chiesto ufficialmente il permesso ai genitori che già tutta la famiglia era entrata in fibrillazione.
Se continuavano così sarebbe stato da scappare di casa molto presto e scommetto che Emmett e Jasper mi avrebbero fatto volentieri compagnia.
“Ah. Bene” gli occhi di Alice si offuscarono un attimo, poi brillarono allegri.
“Edward sta bene. L'ho visto su un albero che ridacchiava... che strano era in compagnia anche se non sono riuscita a vedere di chi”
Sospirai di sollievo mentre mi allontanavo gridando “Esme, ci sono notizie. Chiama i ragazzi e Bella. Finalmente Alice lo ha visto”
Chissà chi c'era con lui sull'albero? Dal poco che ci aveva raccontato sapevo che non aveva stretto nessun rapporto con nessuna Guardia escluso Demetri e Felix che lo tenevano sott'occhio e loro di certo non erano, altrimenti Alice li avrebbe visti e riconosciuti.
I misteri stavano ricominciando.
O forse era solo la mia paura di perdere Edward che faceva galoppare la fantasia?

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