Capitolo
40 Una notizia inaspettata
Bella
Segui
Rebecca in silenzio chiedendomi cosa mai volesse da me.
Lei
mi portò in un angolo lontano dalle altre Guardie.
Da
lontano potevo veder Edward che parlava con Demetri, si passava
nervosamente la mano fra i capelli e teneva il viso rivolto verso
di noi.
Lei
taceva così mi voltai e la fissai in quegli strani occhi argentati.
“Cosa
vuoi da me?” le chiesi malamente.
Lei
stava guardando il mio Edward con il sorriso sulle labbra.
Avrei
voluto levarglielo con un bel pugno, come mi aveva insegnato Emmett,
ma presi fiato e cercai di calmarmi.
Edward
era mio e basta!
Un
ringhio sommesso mi scappò dalle labbra e lei si voltò a fissarmi
enigmatica.
“Sei
innamorata di Edward?” mi chiese inclinando appena la testa
assorta.
Che
domanda stupida.
“Certo.
Sono sua moglie!” le risposi infastidita
Lei
scosse la testa. “Non è un pezzo di carta o un anello che ci lega
ad un uomo. E tu lo sai bene dal momento che lui non porta più al
dito il tuo” mi rispose impertinente.
Se
avessi potuto sarei diventata rossa dalla rabbia. Ma non potevo...
così strinsi le mani una dentro l'altra cercando di levare il
formicolio che sentivo. La tentazione di aggredirla stava crescendo a
dismisura e le sue ultime parole mi avevano colpito duramente, peggio
di un pugno nello stomaco. Mi aveva ricordato il gesto doloroso che
Edward aveva fatto prima di partire. Sentivo il vampiro dentro di me
smaniare
dalla voglia di piantarle le zanne nel collo, mentre la catenina la mio
collo, contenente la vera, aveva iniziato a pesarmi come un macigno.
“Che
cosa vuoi da me... Rebecca?” le chiesi acida quasi sputando fuori il suo
nome che odiavo quasi quanto lei. Per colpa sua Edward si
era levata la vera rinnegando il nostro legame per correre da lei.
“Voglio
solo essere sicura che lui sia felice. E' un bravo ragazzo e per un
po' credo di averlo amato. Ma ora non più... ma non posso
permetterti di stargli vicino... senza essere ricambiato dal tuo
amore” mi disse con semplicità come fosse la cosa più ovvia.
Aprii
la bocca e feci per protestare. Certo che amavo Edward come si
permetteva d'insinuare una cosa diversa?? Ma lei posò una sua mano
sulle mie labbra zittendomi.
“Ascoltami
ti prego.” mi disse abbassando gli occhi e girandosi di schiena.
Rimasi
ferma immobile mentre la sua voce melodiosa mi avvolgeva stregandomi.
“A
lui ho già chiesto scusa. Ora lo devo fare anche a te.” iniziò
sussurrando. Non capivo cosa volesse dire ma rimasi in silenzio
mentre lei continuava a parlarmi e a raccontarmi che cosa
significava essere un simbionte e come alla fine credesse di essersi
innamorata di Edward.
“E
qui ho sbagliato tutto. L'ho liberato per amore ma non l'ho fatto in
pieno. La sacca nella sua spalla assieme al rimorso per la vendetta
che avrei patito da parte di Aro l'ha spinto a tornare.
Ma
vedi Bella, lui credeva di provare qualcosa verso di me. Ma era il
mio potere a confonderlo.
Ora
anche lui ha capito. Il nostro non era amore. Lo rispetto, gli
voglio bene ma non lo amo così come lui non mi ha mai veramente
amato. E non sono un pericolo o una rivale per te. Lui è solo un amico, quasi un
fratello per me.
Ma
tu devi sapere ed essere sicura e cosciente che lui ti ama. Io
percepivo i suoi sentimenti e mai ho sentito una persona soffrire per
amore come ha fatto lui. Lontano da te e dalla sua famiglia si è
disperato ogni giorno e ogni ora e malgrado cercassi di confortarlo
il mio intervento era solo un palliativo leggero e insufficiente.
Gli
voglio bene Bella... e voglio che sia felice e l'unica che può
renderlo tale sei tu!”
La
sua voce si ruppe mentre girandosi mi guardava con quegli occhi
bellissimi.
“Perché
mi dici tutto questo?” le chiesi titubante sentendo la rabbia dissolversi
lentamente.
“Perché
sei gelosa di me. Perché ogni volta che lo guardo, tu soffri. E non
è giusto. Avete sofferto già troppo entrambi per Volterra.
Abbandona i tuoi dubbi Bella e lasciati amare da lui. Donagli ancora
una volta il tuo cuore. Concedigli nuovamente quella fiducia che
avevi perso. Abbandonati completamente al suo amore e dimentica ciò
che è successo per causa mia.” mi disse sorridendomi.
Non
potevo credere alle sue parole. Era così evidente la mia gelosia??
Probabilmente Si. Abbassai lo sguardo a terra “Perdonami... è che
ho avuto paura di perderlo troppe volte in questi anni” cercai di
scusarmi.
Lei
si avvicinò, mi alzò il mento con una mano e si buttò fra le mie
braccia “Sono felice per te Bella e per Lui.” mi disse “Siete
una coppia meravigliosa e assieme siete perfetti”
Ero
commossa. Chiusi gli occhi e ricambiai quell'abbraccio sincero
dapprima imbarazzata poi finalmente conscia che non era una rivale
da temere ma un qualcuno che amava Edward in maniera differente.
“Grazie
Rebecca.” sussurrai finalmente rilassata mentre vedevo Demetri
posare un braccio sulla spalla di Edward.
Chissà
di cosa stavano parlando?
“Bella”
mi disse nuovamente con la voce tremante.
“Si
Rebecca?” le chiesi staccandomi da lei e guardandola con una luce
nuova.
“Ho
un favore da domandarti” mi disse timidamente prendendomi le mani.
Io
inclinai la testa dubbiosa. Che favore poteva mai chiedermi? Cosa
poteva mai volere da me?
Ero
perplessa.
Annui
e con un sorriso l'invitai ad andare avanti incuriosita.
Lei
fece un sospiro e prendendo fiato come se dovesse affrontare un
grosso pericolo, mi chiese in un sussurro carico di aspettativa
“Vorrei che Edward fosse il mio testimone di nozze, acconsentirai?”
Edward
Vedevo
Bella parlare con Rebecca e mi chiedevo che cosa mai potevano dirsi.
Ero in ansia ovviamente. Bella era già gelosa di Rebecca ed io
speravo che dai loro discorsi non uscisse niente di spiacevole.
Mi
ero già chiarito con Rebecca e la consideravo una sorella.
Speravo
che parlando si chiarissero e che Bella avesse la conferma che non
c'era nulla tra di noi e che la nostra era soltanto amicizia. E
quando le vidi abbracciarsi il mio cuore muto esultò di felicità.
Demetri
mi parlava dell'organizzazione di Volterra ma io lo stavo a sentire
distrattamente.
“Edward.
Vuoi stare tranquillo?” mi disse notando che i miei occhi erano
sempre posati su Bella e Rebecca e posandomi il braccio sulla spalla
per richiamare la mia attenzione.
“Scusa
ma è più forte di me” gli risposi girandomi a guardarlo.
Lui
stava ridacchiando e scuotendo la testa.
“Eccole
che tornano.” mi disse sorridente “Tutto bene Rebecca?” le
chiese subito ansioso.
All'improvviso
i pensieri di Demetri mi colpirono pesantemente.
“Tu
e Rebecca... volete sposarvi?!” dissi sgranando gli occhi e
posandoli da uno all'altro.
Lui
annui felice abbracciandola e posandole un veloce bacio sulle labbra.
“Si
Edward e vorrei che tu fossi il mio testimone” mi confermò lei
“Bella mi ha dato il suo permesso per chiedertelo” aggiunse
sorridendomi e abbracciandomi.
Mi
voltai a guardare Bella che sorridente annuiva felice.
“Ma...”
non feci in tempo a finire la frase che Demetri mi abbracciò felice
“Fra due giorni Edward. Poi sarai libero di partire” mi disse
facendomi l'occhiolino.
Non
potevo crederci Demetri e Rebecca si sarebbero sposati. Ero felice
per loro e quando Bella mi abbracciò posai le labbra sulle sue.
“Allora
è tutto chiarito” le dissi sorridente.
“Si...
credo proprio di si” mi rispose baciandomi appassionatamente “ma
non ti lascerò più un attimo da solo lo stesso” aggiunse
ridacchiando.
Non
persi tempo a sentire la mente delle altre Guardie nel
cortile…chissà cosa pensavano nel vedere due coppie felici
sbaciucchiarsi ai piedi della grande quercia... so solo che ci
interrompemmo quando la risata felice di Felix ruppe il silenzio
seguito dall'applauso degli altri vampiri presenti che ci stavano
guardando felici.
Mi
staccai da Bella, le presi le sue mani fra le mie e la guardai
negli occhi.
“Ti
amo Bella” le dissi solenne, con la voce tremante dall'emozione,
consapevole che era la prima volta, da quanto ero tornato a casa
tanti mesi prima, che finalmente pronunciavo quelle parole tanto
importanti per entrambi.
“Era
l'ora che ti decidessi a dirmelo... iniziava a mancarmi.” ribatté
lei con gli occhi che le brillarono dalla felicità mentre posava le
sue labbra sulle mie per suggellare il nostro amore.
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